Filippo Ceccarelli, su Repubblica, conclude il suo pezzo di oggi con questa esortazione.
Si riferisce alla melassa che pare stia invischiando la politica italiana, tutta inciucista, di questi giorni.
Consiglio a tutti la lettura di questo articolo, se non altro perchè è assai divertente.
Io colgo questa occasione, invece, per parlare della melassa che investe, da troppi anni, tutta la società italiana.
In fondo l' operazione che stanno portando avanti in questi giorni Veltroni e Berlusconi non è altro, a mio avviso, che portare ANCHE in politica, quel buonismo stucchevole di cui tutta la nostra società è già intrisa da decenni e che - lo dico subito - è uno delle tante iatture che dobbiamo alla cultura catto-marxista.
La prima manifestazione che mi viene in mente di questa melassa è di strettissima attualità: gli applausi al funerale della disgraziata ragazzina trucidata qualche giorno fa!
Cosa cazzo c'è da applaudire?
La morte?! Il buon successo dell' impresa dei suoi assassini?! La squisita fattura della bara?! L' ottima performance dell' officiante?! La troupe televisiva che riprende l' evento?! L' auto-compiacimento dei plaudenti per essere presenti?! Cosa?!
Già che siamo in tema: è mai possibile che in questo paese muoiano ammazzate solo persone assolutamente per bene, assolutamente buone, assolutamente benvolute, assolutamente entusiaste della vita, assolutamente di squisito carattere, assolutamente "solari"?
"Solare". Quanto piace questo aggettivo! Lo conoscono - e ne fanno uso smodato - persino i semianalfabeti ... Potenza educatrice della TV!
Mi verrebbe da dire: dimmi come seppellisci i tuoi morti e ti dirò chi sei! Bene, a giudicare da come officiamo i nostri funerali, siamo un popolo, oltre che di naviganti e di eroi, di allegri becchini.
Visto che la morte è diventata una cosa così poca seria, vediamo di parlare di cose più serie, per esempio la melassa nella scuola: il professore che boccia lo studente somaro è cattivo, anzi, è un fascista. Noi vogliamo professori buoni, rigorosamente di sinistra e così pietosi che promuovano tutti, a cominciare da quelli che, una volta cresciuti, diventeranno professori buoni e di sinistra a loro volta.
Insegniamo loro poca grammatica (valore borghese, quant' altri mai)) ma insistiamo (mai abbastanza) sui valori della Resistenza, dell' Antifascismo, della Solidarietà, della Pace, del Volemose tutti bene sempre e comunque. Fra le materie extrascolastiche c'è, manco a dirlo, la "comportamentistica funeraria": si insegna ai giovani come e quanto applaudire ai funerali. Non si sa mai: metti che nel loro paesello una ragazzina venga stuprata e uccisa, bisogna saperla onorare adeguatamente, no? Il quarto d' ora di celebrità del suddetto paesello non va sciupato .... è anche così che si entra nella storia patria e, magari, nel giro delle sovvenzioni statali: si potrebbe ad esempio, ottenere il finanziamento di un palazzetto dello sport dedicato, perchè no, al ricordo imperituro della povera vittima.
Per oggi mi fermo qui, ma riprenderemo l' argomento, che è uno di quelli praticamente inesauribili ...
Si riferisce alla melassa che pare stia invischiando la politica italiana, tutta inciucista, di questi giorni.
Consiglio a tutti la lettura di questo articolo, se non altro perchè è assai divertente.
Io colgo questa occasione, invece, per parlare della melassa che investe, da troppi anni, tutta la società italiana.
In fondo l' operazione che stanno portando avanti in questi giorni Veltroni e Berlusconi non è altro, a mio avviso, che portare ANCHE in politica, quel buonismo stucchevole di cui tutta la nostra società è già intrisa da decenni e che - lo dico subito - è uno delle tante iatture che dobbiamo alla cultura catto-marxista.
La prima manifestazione che mi viene in mente di questa melassa è di strettissima attualità: gli applausi al funerale della disgraziata ragazzina trucidata qualche giorno fa!
Cosa cazzo c'è da applaudire?
La morte?! Il buon successo dell' impresa dei suoi assassini?! La squisita fattura della bara?! L' ottima performance dell' officiante?! La troupe televisiva che riprende l' evento?! L' auto-compiacimento dei plaudenti per essere presenti?! Cosa?!
Già che siamo in tema: è mai possibile che in questo paese muoiano ammazzate solo persone assolutamente per bene, assolutamente buone, assolutamente benvolute, assolutamente entusiaste della vita, assolutamente di squisito carattere, assolutamente "solari"?
"Solare". Quanto piace questo aggettivo! Lo conoscono - e ne fanno uso smodato - persino i semianalfabeti ... Potenza educatrice della TV!
Mi verrebbe da dire: dimmi come seppellisci i tuoi morti e ti dirò chi sei! Bene, a giudicare da come officiamo i nostri funerali, siamo un popolo, oltre che di naviganti e di eroi, di allegri becchini.
Visto che la morte è diventata una cosa così poca seria, vediamo di parlare di cose più serie, per esempio la melassa nella scuola: il professore che boccia lo studente somaro è cattivo, anzi, è un fascista. Noi vogliamo professori buoni, rigorosamente di sinistra e così pietosi che promuovano tutti, a cominciare da quelli che, una volta cresciuti, diventeranno professori buoni e di sinistra a loro volta.
Insegniamo loro poca grammatica (valore borghese, quant' altri mai)) ma insistiamo (mai abbastanza) sui valori della Resistenza, dell' Antifascismo, della Solidarietà, della Pace, del Volemose tutti bene sempre e comunque. Fra le materie extrascolastiche c'è, manco a dirlo, la "comportamentistica funeraria": si insegna ai giovani come e quanto applaudire ai funerali. Non si sa mai: metti che nel loro paesello una ragazzina venga stuprata e uccisa, bisogna saperla onorare adeguatamente, no? Il quarto d' ora di celebrità del suddetto paesello non va sciupato .... è anche così che si entra nella storia patria e, magari, nel giro delle sovvenzioni statali: si potrebbe ad esempio, ottenere il finanziamento di un palazzetto dello sport dedicato, perchè no, al ricordo imperituro della povera vittima.
Per oggi mi fermo qui, ma riprenderemo l' argomento, che è uno di quelli praticamente inesauribili ...
8 commenti:
Concordo con te, infatti al funerale della ragazzina, una delle cose che mi ha fatto male, che il prete che ha officiato la Messa, alla fine , giustamente avendo in mano un megafono nazionale, quale occasione per invitare il Papa a visitare il suo paesello. Questo è onorare i morti? No, non funziona cosi...mi dispiace. Non c'è l'ho con il prete, mi è solo servito per proporre un esempio, che sta diventando normalità, usando questi momenti tragici, come grancassa nazionale.
Questa dell' invito al Papa non la sapevo, ma è perfetto corollario al mio post.
Grazie, amico mio!
Buona giornata.
Inutile negare che si ha la tendenza, sempre più forte, negli ultimo anni a "spettacolarizzare" ogni evento possa sfiorare l'interiorità umana. Sul perchè ci si potrebbero scrivere libri. Comunque il tuo post mi sembra una perfetta e coincisa analisi del grottesco (per riprendere l'articolo) in cui poi questi eventi scadono.
Sul versante politico, penso sia presto per le analisi. Ma non ho paura della troppa complicità e del buonismo in aula: sono alla finestra ad osservare, con la speranza che non mi smentiscano.
OSSERVAZIONI PERFETTE, invece, sulla sponda scuola. Hai centrato il bersaglio.
Io ho avuto la sfortuna di incontrare 3 professori sinistroidi, e penso sia stato anche troppo buono. Senza fare di tutta l'erba un fascio, questi "professori" della mia esperienza scolastica erano dei fannulloni, sempre pronti a trasformare anche le condizioni meteo in un comizio politico, e (cosa che ho scoperto da rappresentante d'istituto, quando sono venuto in possesso del bilancio) con le mani in pasta ovunque!
...sicuramente non sono tutti uguali, sono stato sfortunato io, ne ho presi 3 su 3 così!
Noto con piacere, caro Sim, che hai saputo contrastare bravamente e brillantemente la tua "sfiga" scolastica!
Complimenti, allora!
Ma cosa state insinuando, che i sinistri usino il pacifismo, il resistenzismo, il collettivismo, l'ambientalismo, per lucrare?
Vorreste dare ragione ai PM genovesi che indagano sulle mense scolastiche?
Perfidi!
Maestro il tema dell'applauso merita un applauso. Mi hai ancora una volta letto nel pensiero;)
Un abbraccio
Ricambio l' abbraccio, amico Andrea, anche se mi hai "disturbato" mentre leggevo i "NON CAPISCO" di Pansa sul tuo Blog!
Mi sa che non non mi leggi poi così chiaramente nel pensiero, altrimenti non mi avresti interrotto, ti pare?!!!
Ciao, fratello!
Sarò vecchio, ma l'applauso mi sembra incapacità di fare il silenzio che in alcuni casi servirebbe.
Oggi, invece, sembra quasi che si tema il vuoto
Temo tu abbia perfettamente ragione, caro Enzo.
Ciao!
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