lunedì 19 maggio 2008

"Alicio" Salvati: "Lo Stato è assente"

Il Corriere della Sera continua, imperterrito, a snocciolare un editoriale "inutile" dopo l' altro.

Oggi tocca a Michele Salvati che, anche lui novello Alicio nel Paese delle Meraviglie, ci fa sapere che i problemi dell' immigrazione clandestina, dei Rom e della monnezza derivano dall' assenza dello Stato e della sua incapacità di coordinarsi con Regioni e Comuni.

Azz! Ed io che credevo che dipendesse da una cattiva stella!

Parlarne avrebbe un senso solo se l' illustre opinionista di sinistra ci spiegasse la ragione di questa assenza, ma se ne guarda bene: dovrebbe parlare male della sua parte politica e della mentalità falsamente buonista che, in 60 anni di supremazia culturale, ha reso il nostro Stato una specie di mostro ottuso, famelico di tasse ma avaro di servizi.

Stamattina, ad Omnibus, il buon Vauro ci ha messo in guardia contro la nascita, in Italia, del Nazismo: ci sono tutti i presupposti perchè questo avvenga e, a supporto della sua tesi, ha citato Bertold Brecht.

Dopo un attimo di smarrimento, è stato subissato di fischi, lazzi e pernacchie da parte degli altri presenti, sinistri e destri che fossero. Peccato che i contestatori abbiano dimenticato di dire che, prima delle elezioni, il Vauro sarebbe stato applaudito dagli stessi sinistri e ignorato, in intimido silenzio, dagli stessi destri ...

Qui, ragazzi miei, se il nuovo Governo non si muove bene e in fretta, corriamo il rischio di perdere l' occasione storica di mandare finalmente in pensione quello schifo di cultura che ci ha trascinato agli ultimi posti nelle classifiche europee e mondiali in quasi tutti i settori, pubblica istruzione in primis.

E la pioggia di merda continuerà a cadere su tutti noi, giusti ed ingiusti ...

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