martedì 27 maggio 2008

Gayezza e libertà ...

Vi segnalo questo articolo di Massimo Gramellini, oggi sulla Stampa, non tanto per il suo contenuto, per altro assai interessante perchè discetta su ciò che faceva, un tempo, vergognare gli italiani e ora non più, quanto per lo spunto da cui parte: l' accoltellamento di un ragazzo gay ad opera del padre "offeso".

Anch' io voglio usare questo episodio come spunto, ma per parlare delle polemiche che hanno investito la Garfagna quando, qualche giorno fa, ha negato il patrocinio ad una parata per il gay pride.

Notizia ormai vecchia, direte voi! 

Mica tanto: ieri sera, sul canale satellitare della Rai, EXTRA, veniva trasmesso un Blob tutto dedicato ai trascorsi "artistici" della nostra avvenente ministra: foto di calendari, tette e cosce in primo piano, patetiche esibizioni di danza in Tv ecc ecc: insomma, uno sputtanamento bello e buono ascrivibile, appunto, al suo aver osato non sovvenzionare le manifestazioni dei gay nostrani.

Premessa indispensabile: io nutro la ferma convinzione che tutti gli esseri umani, di ambo i sessi, siano bi-sessuali e che la scelta di .... "specializzarsi" in eterofilia oppure in omofilia sia dettata solamente dalla educazione (leggi: condizionamento culturale) ricevuta.

In altre parole, se chi vi scrive non è gay è solo merito (o colpa) dei suoi genitori, della sua scuola e dell' ambiente culturale in cui è cresciuto. Punto!

Dunque, se essere gay è una scelta culturale (consapevole o meno, poco importa), allora io mi sento di sostenere che un omosessuale ha tutto il diritto di vivere la sua gayezza in piena libertà e nessuno ha il diritto di sindacare la sua scelta, tantomeno un genitore che - evidentemente - non ha saputo condizionarlo alla eterosessualità quando ne aveva la possibilità.

Per lo stesso motivo, però, nessun gay ha il diritto di "imporre" ad una società organizzata e basata sulla eterosessualità, le sue scelte personali e pretenderne riconoscimenti giuridici ed economici.

Le sfilate del gay pride non sono, ai miei occhi, più spiacevoli di quanto lo siano quelle sindacali a sostegno o contro un governo, cioè quelle NON tese ad ottenere più salario e migliori condizioni di lavoro ma a condizionare la politica a favore delle posizioni di sinistra, tuttavia riconosco loro il sacrosanto diritto ad essere effettuate, mentre non tollero l' idea che sia la collettività a sostenerne le spese e tantomeno i disagi.

Il lavoratore in sciopero, il suo diritto a manifestare se lo paga di tasca sua. Il gay deve fare lo stesso! Punto!

Attaccare la Garfagna per aver sostenuto questo punto di vista è, a dir poco, sciocco, oltre che culturalmente e giuridicamente sbagliato.

Vorrei ricordare, in chiusura, che la libertà - qualsiasi libertà - non è un diritto ma un dovere verso sè stessi, un dovere che costa e costa molto e chiunque lo voglia esercitare deve pagarselo di tasca propria, sia in termini economici sia in termini di impegno intellettuale e fisico.

Provate, per un attimo, ad immaginare una Italia che facesse proprio il concetto che ho appena espresso: non pensate che, magicamente, sparirebbero almeno tre quarti dei problemi che ci affliggono?  

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10 commenti:

Nico ha detto...

è il motivo per cui sul mio blog avevo riportato l'intervista ad Oliari http://popolari-liberali.blogspot.com/2008/05/unintervista-assolutamente-interessante.html .

e poi come suole ricordare un mio amico gay, meglio non dare dall'inizio il sostegno del governo che prometterlo e poi rimangiarsi tutto come successe altri anni...

*paraffo* ha detto...

Caro Nico, mi farebbe piacere sapere come tu faccia a postare dei link che sembrano, per colore, aspetto, sottolineatura ecc ecc cliccabili .....ed invece non lo sono!

Mi piacerebbe davvero imparare questa tua arte! :-)

*paraffo* ha detto...

Caro AXx, essere ignoranti e presuntuosi è un diritto sancito dalla Costituzione, ma essere maleducato e arrogante è vietato dalla legge di questo Blog.

Quindi, se vuoi essere pubblicato qui, vedi di imparare un minimo di creanza. Dopodichè potrai esibire l'ignoranza di cui vai tanto orgoglioso, persino qui.

Claro?

*paraffo* ha detto...

Comunque sono andato a rubartela e la pubblico anche io.Grazie Nico, assai interessante!

Ve la ripropongo perché fa pensare e riflettere anche chi pensa che gli omosessuali siano tutti a sinistra...


L'omosessuale di An
«Quella è volgarità»

Di Salvatore Dama

La gaya destra non è gaia neanche per niente. Una festa il Gaypride? «Ma no, qui c'è poco da festeggiare. L'Italia è l'ultimo paese in Europa quanto a diritti per le coppie omoaffettive. Ci ha superati anche il Venezuela». Enrico Oliari è il presidente di Gaylib, associazione omoliberale. Tessera di Alleanza nazionale in tasca dagli anni Novanta.


È arrabbiato con Alemanno?
«E perché dovrei?».

Sindaco di Roma da poche ore e già dice che non vi vuole tra i piedi.
«Alemanno fa bene a condannare l'esibizionismo degli ultimi Gay pride. Non era quello lo spirito iniziale della manifestazione».

Quale allora?
«Un momento per affermare i diritti, ma anche i doveri (dico io che sono di destra) dei gay. E invece, cos'è diventato: un' ostentazione volgare e pesante di corpi nudi».

Non va bene?
«E non va bene no. Il Gay pride è una manifestazione sindacale. Che si faccia in giacca e cravatta allora».

Non si sente in imbarazzo a militare nello stesso partito di Alemanno, allora?
«Tutt'altro. Sono i gay di sinistra che devono vergognarsi dei loro partiti. Ecco perché non bisogna lasciargli il monopolio delle libertà».

Scordatevi pure Pacs, Dico e coppie di fatto…
«Noi vogliamo le unioni omoaffettive, ma senza usurpare il concetto tradizionale di famiglia. E siamo contrari alle adozioni da parte delle coppie gay».

Il suo partito le ha proposto candidature?
«Ci avrei sperato».

E invece niente.
«Però il sindaco di Roma ha un consulente per la comunità omosessuale».

Cos'è, un'autocandidatura?
«Noi di Gaylib abbiamo le carte in regola».

La destra "macha" e quelle battute sui froci. Mai pesato?
«Sono una persona di spirito. Cosa dovrebbero dire i carabinieri, allora?.»

Nico ha detto...

eppure uso i soliti codici cge usa blogger, mi sa che hanno qualche problema perché se vado a vedere il testo inviato è corretto, se vedo quello nella sorgente della tua pagina è in maiuscolo...

ora faccio tre prove:
1

http://popolari-liberali.blogspot.com/2008/05/unintervista-assolutamente-interessante.html

2

http://popolari-liberali.blogspot.com/2008/05/unintervista-assolutamente-interessante.html

3
http://tinyurl.com/3ed6vl

*paraffo* ha detto...

Complimenti! Manco uno su tre!

questo è il codice giusto:

<a href="www.google.it">google</a>

per far apparire questo:

google

come vedi, cliccabile

Nico ha detto...

o bella... blogger non accetta più i link semplici.

misteri della tecnologia... (la colpa è tutta di voi novellini :-p)

*paraffo* ha detto...

Non so, Nico: forse hai ragione! ;-)

Anonimo ha detto...

Azz! Che discussione interessante...eccovi il mio contributo.

Apcom) "Il Gay Pride non ha fatto bene al mondo omosessuale perchè ha alienato loro molte simpatie". Lo ha detto Giorgia Meloni, ministro delle Politiche Giovanili, al termine della cerimonia del nuovo governo al Quirinale.

"Quando gli omosessuali - ha aggiunto - faranno in conti con questo, sarà utile per tutti".

Comunque per quando riguarda i gay, la penso nello stesso modo delle "quote rose", se meritano vanno avanti, non importa che sesso, o a che religione appartengono.
Altra cosa è la pseudo famiglia gay, questo non mi piglia...riconoscimenti dei diritti di, ma nulla di più. Ciao

*paraffo* ha detto...

Inutile dire che sono d' accordo, Shadang.
Ciao!