venerdì 2 maggio 2008

Il nodo del Ministero della Giustizia

Pare che l' ultimo nodo da sciogliere, per la composizione del nuovo governo, sia rimasto quello dell' assegnazione del Ministero della Giustizia

Sembrerebbe che i (troppi) democristiani di Forza Italia e AN ritengano che il candidato fin qui dato per certo, Elio Vito, potrebbe mettersi troppo in rotta di collisione con L' Anm e che, quindi, sarebbe più adatto il "morbido" Marcello Pera, il libero pensatore che ha inaugurato la stagione degli "atei di fede", quelli che fanno l' occhiolino a Ratzinger, quelli che sono affascinati "dalla razionalità", dalla "scientificità" di questo filosofo in tonaca nera, conterraneo di Marx ed Hegel.

Cominciamo bene!

Temo che Liberazione abbia ragione, quando - commentando il discorso di Fini - denuncia l' inizio della Restaurazione, in Italia.

Non sono così ingenuo da stupirmi più di tanto: da quando ho aperto questo blog non ho fatto altro che denunciare i troppi catto-marxisti e catto-fascisti presenti nel PdL e i troppo pochi liberali, ma su una cosa contavo: che si mettesse mano - a muso duro - almeno alla riforma dell' ordine giudiziario, che è - a mio giudizio - più importante persino delle sorti dell' Alitalia e della monnezza di Napoli.

Pare, invece, che questa riforma possa aspettare e che, pur aspettando, se ne debba occupare poi, con comodo, Pera, il "liberale" che non mangia i preti. Se è così rispettoso delle tonache, figuriamoci quanto lo sarà, a maggior ragione, delle toghe ...

Bene, anzi, male: spero che il Cavaliere non ascolti la sua corte di chierici.

E se lo farà? Be', se lo farà, il giramento sarà tale che continuerò a battere sulla tastiera a braccia tese, levitando al di sopra della scrivania ...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa volta sono d'accordo con te, infatti i troppi democristiani e socialisti, potrebbero mettere anche a rischio il partito unico. Comunque il Berlusca questa volta sbaglia di grosso, Fini non a caso aveva proposto la Buongiorno, al di là del fatto che è una donna, e non sarebbe stato male, ma in quando sarebbe stato un ministro di rottura, che conosce benissimo l'ambiente, e che è una strenua difensore della separazione delle carriere. Speriamo che il Berlusca , si ravveda.
Shadang

*paraffo* ha detto...

Amico Shadang, noi siamo sempre d' accordo! Meno che sul livello intellettuale di D' Alema, no?

Una eccezione che conferma la regola ...

Alla prossima, ciao!