venerdì 30 maggio 2008

anni di dissipazione, superficialità e incoscienza

Ricolfi, oggi sulla Stampa, ci ricorda - con la solita efficacia - quanto difficile sia la nostra situazione economica e invita chi, come noi berluscones, si aspetta di vedere questo paese rivoltato come un calzino grazie al nuovo Governo, a non farci soverchie illusioni.

La situazione è talmente compromessa da "anni di dissipazioni, superficialità e incoscienza",  che occorrerà almeno un decennio per sanarla, sempre che intanto si cominci .....

A leggere i giornali di questi giorni si ha l' impressione che dei problemi VERI del paese non si preoccupi nessuno. Paginate intere dedicate alle preoccupazioni di Veltroni per la "brutta aria che tira" sul fronte della democrazia messa in pericolo dalle squadracce nazi-fasciste che sprangano extra-comunitari e pacifici studenti di sinistra. Altre paginate dedicate a Di Pietro e alla sua crociata contro Rete4.

Altre ancora dedicate alla "figuraccia" fatta dalla maggioranza che non ha saputo difendere un emendamento sulla salvaguarda degli uccelli e sull' esultanza dell' opposizione che ha "costretto" il Governo a ritirare un suo emendamento e via cazzeggiando, come al solito.

In TV, poi, gli esponenti della maggioranza, come Gasparri (ma non solo lui), sembrano ossessionati dal mantenere ottimi rapporti con le minoranze e si lasciano sbeffeggiare con l' aria di chiedere pure scusa per aver vinto le elezioni.

A me Gasparri, anche grazie alla imitazione di Neri Marcorè,  sta - umanamente - molto simpatico, però comincia a seccarmi, col suo atteggiamento dimesso, anche perchè sta sempre in TV. (Che lo invitino tanto, proprio per questo)?

L' impegno che ho preso con me stesso di tenere in vita questo blog con post quotidiani, comincia a rendermi impaziente. E' passato qualche giorno dall' insediamento del nuovo governo e mi pare che siano passati mesi, invece, senza che alcunchè sia stato ancora realizzato, e allora il teatrino della politica quotidiana mi pare ancora più vacuo e insopportabile del solito ... 

Tanto più se mi capita, come stamattina, di leggere un "pro-memoria" concreto e disperante come quello di Ricolfi!

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