venerdì 9 maggio 2008

paradosso: stare all' opposizione e litigare

Un mio amico che di relazioni societarie se ne intende (al contrario di me che sono sempre stato un feroce individualista), mi ha sempre detto che i soci vanno perfettamente d' accordo fin quando l' impresa è agli inizi, la fatica di avviarla è tanta, le difficoltà nel gestirla sono innumerevoli.

I litigi nascono e portano spesso alla rottura quando il successo, invece, è raggiunto. Sembra incredibile ma pare che, statisticamente, sia proprio così.

Trasportando il discorso alla politica, si potrebbe evincere che le alleanze politiche funzionano perfettamente finchè si sta all' opposizione mentre si logorano quando si arriva al governo.

Ebbene, a leggere questo articolo del Giornale di oggi, il centrosinistra riesce a litigare anche stando all' opposizione. Pare che Di Pietro abbia esclamato, fra l' altro. "Veltroni la deve piantare col suo buonismo di facciata"! Ma va? Chi lo avrebbe mai immaginato che Veltroni potesse apparire quello che non è?!!

Add to Technorati Favorites

6 commenti:

Nico ha detto...

paraffo... sarà fuori tema... ma i giornali stranieri del nuovo governo stanno notando principalemnte che le 4 ministre sono anche delle belle donne :-)

*paraffo* ha detto...

Caro Nico, anche io ho le mie ossessioni, ma quella dell' OT, no! Anzi , a me piacciono i fuori tema.

Nel caso specifico, poi, il tema è estremamente piacevole e sono lieto che i giornali stranieri lo cavalchino.

Abbiamo bisogno che si torni a parlare delle bellezze del nostro paese dopo le brutture che il governo precedente ha propagandato nel mondo, a partire dalle fattezze di Prodi (oltre che della monnezza, of course)!

Luca ha detto...

Piccola nota polemica, perdonatemela: io spero che del nostro Paese si possa parlare per le eccellenze tecnologiche/politiche/eccetera, la bellezza è un di più che viene DOPO tutto il resto, non prima :-/

Cmq e sia almeno quanto a aspetto (femminile) sì, Berlusconi ha scelto bene. Certe mie amiche però si lamentano che da questo punto di vista non ha pensato molto all'altra metà del cielo ... :-P

*paraffo* ha detto...

Certo che te la perdono, amico Luca, ma lasciami controbattere che le eccellenze di cui parli tu sono un obiettivo da perseguire, ma ci vorranno anni a raggiungerle (visto il ritardo da cui partiamo e visto che richiedono una vera rivoluzione nel nostro ordinamento scolastico e visto che per avere una nuova classe docente ci vuole un a generazione, almeno) mentre le bellezze di cui parlo io, le abbiamo già e si tratta solo di metterci in condizioni di sfruttarle al meglio, attraverso il turismo vacanziero e soprattutto culturale.

Per questo dicevo che se le nostre belle ministresse contribuiranno a rendere di nuovo attrattivo il nostro paese, bisogna valorizzarle ...

Se poi saranno anche brave, meglio ancora! Ci faranno una pubblicità ancora migliore.

Alla prossima, Luca.

Ciao!

Luca ha detto...

Sulla classe docente ti controbatto che invece, almeno a livello universitario, basterebbe probabilmente una decina di anni per metterci a un ottimo livello. Come? Semplicemente incentivando seriamente la ricerca in Italia. Lasciami argomentare...

L'Italia ha un grosso problema per quanto riguarda la cultura: al momento noi abbiamo un flusso di "cervelli" uscente abbastanza fisiologico, se si guarda l'UE. Ciò è positivo: significa che i laureati italiani, checché diciamo in patria della nostra istruzione allo sfascio, all'estero sono apprezzati (e in effetti già ebbi modo di dirti che non condivido le tesi per cui l'Italia sarebbe quasi irrecuperabile). Il punto dolente, invece, è un altro: noi non riusciamo ad attirare gente esterna!

Qua in Italia, se noti, praticamente tutti i docenti sono italiani. Idem dicasi per i ricercatori: la maggioranza delle persone che lavorano qua in Italia nel settore della ricerca, sono italiani. Di ricercatori o professori stranieri, qui, ne ho visti davvero pochi. Per converso, in altri Paesi, dove non solo lo Stato ma anche le industrie (mai come in questo caso latitanti qua in Italia) investono e parecchio, si hanno anche molti ricercatori, e insegnanti stranieri.

Questo comporta un paio di cose. Innanzitutto, significa che c'è un positivo ingresso di professionisti nel Paese; che portano la loro esperienza e conoscenza nel nostro sistema. Questo vale per la ricerca ma anche e soprattutto per la didattica. Si ha anche un riequilibrio dei flussi in entrata ed uscita di professionisti dal Paese. E dato che se il sistema è organizzato bene le persone che arrivano sono brave, significa che c'è un deciso aumento della qualità della didattica, sul medio periodo.

Per fare ciò basta "poco" ... anzi moltissimo ... bisogna scardinare i metodi clientelari di assunzione nelle università, pagare di più e con contratti più lunghi (al momento la media italiana è sotto agli €800 / mese per contratti di uno-due anni contro una media tedesca di €1000+/mese per contratti di due - cinque anni), obbligare le aziende italiane a investire in ricerca / rendere attraente la ricerca in Italia per le aziende straniere ... e tante altre misure, suppongo (magari diminuire il numero di università? O obbligarle a recuperare molti investimenti da fuori, invece di affidarsi allo Stato, diminuendo le risorse per tutti, con il solito spreco dei finanziamenti a pioggia?)

Ora, io parlo di ricerca e università, ma il concetto di importare competenze dall'estero non è cosa limitabile al solo campo accademico. Serve un po' di serio internazionalismo, qua in Italia.

Un primo passo comunque il governo Prodi lo ha fatto: sebbene l'aumento per i ricercatori credo sia stata una bolla di sapone, per i medici specializzandi a partire da quest'anno lo stipendio sarà di €1700/mese contro uno stipendio pregresso di circa €800/mese. E considerato quanto lavorano, è ancora poco; ma è in linea con l'estero, e dovrebbe servire a ritenere una certa quantità di gente qui in Italia. Nonché, si spera, attirarne!

*paraffo* ha detto...

Interessante il tuo intervento, Luca. Richiede una ... rispostona e l' avrai ma, temo, non in questo week end, in cui mi sento, già a quest' ora, distratto da problemi personali.

Spero riuscirai a sopravvivere all' ansia che questo mio ritardo ti provocherà!!!

Rido. Ciao e buon fine settimana.