domenica 11 maggio 2008

Ricolfi: ennesima magistrale analisi

Mentre oggi Sergio Romano scrive un editoriale assolutamente inutile come lo era stato, ieri, quello di Sartori, Ricolfi continua a sbalordirmi - sulla Stampa - con una magistrale analisi degli elettorati di PD e PdL.

Li individua con precisione, li descrive con efficacia e ne trae la conclusione che : "il guaio di Veltroni è che deve voltare le spalle ai suoi elettori se vuole continuare a sognare, quello di Berlusconi è che deve ricominciare a sognare se non vuole deludere i propri sostenitori"!

Credetemi: da non perdere!

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2 commenti:

Luca ha detto...

Già letto e apprezzo sempre di più quest'intellettuale. Il problema però adesso, come lui implicitamente rileva, è che nessuno si trova nella condizione di fare riforme serie ... la gente eletta a destra, il cui elettorato le riforme le vuole, si è dimostrato estremamente tiepido nel 2001-2006, e mi sembra composto di fior fiore di conservatori; l'elettorato a sinistra, invece, le riforme e le innovazioni spesso non le vuole, legando le mani a gente che le introdurrebbe.

Piccola nota polemica e OT: hai visto il massacro che stanno facendo su Travaglio per "Che tempo che fa"? A parte il fatto che (come al solito) se lo querelano vince lui dato che riporta solo fatti, mi sembra scandaloso che si scandalizzino: Travaglio ciò che ha detto ieri lo aveva scritto, ben chiaro, nemmeno una settimana fa!

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1892809.html

*paraffo* ha detto...

Ovviamente (e sconsolatamente)concordo con quanto sostieni nella prima parte.

Sulla seconda, no. O meglio sì, nel senso che io lascerei parlare chiunque, anche perchè l' offerta televisiva è vasta e nessuno ti obbliga a guardare Travaglio se non ti piace.

Io, per esempio, non guardo mai Fazio perchè le sue interviste sdraiate e il suo modino da oratorio mi disgustano (letteralmente).

Se avessi saputo che ospitava Travaglio, pero, lo avrei seguito di certo.

Il problema Travaglio non riguarda quel che dice, ma dove lo dice.

C' è chi sostiene, infatti, che la TV pubblica deve .... "soddisfare" tutti e Travaglio fa esaltare solo la gente di sinistra, sempre - naturalmente - che non critichi esponenti di sinistra e qualche volta lo fa.

Mi pesa ammetterlo, ma la Prima Repubblica qualche cosa di positivo lo aveva, per esempio la ferrea lottizzazione della RAI: un canale alla DC, uno ai socialisti ed il terzo ai comunisti. Punto!

Se dipendesse da me, lascerei un solo canale alla Rai, finanziato dal canone e senza pubblicità, con divieto di parlare di politica (non gli farei trasmettere neanche un TG) e gli altri due privatizzati (ma privatizzati davvero, non stile Prodi).

Dopodichè, se Travaglio facesse ascolto, cioè producesse utili, stai tranquillo che lo spazio in TV lo troverebbe ...