L' ultima di Scalfari: la destra è zuccherosa!

Probabilmente non sono ancora consapevole della valenza di svolta storica che queste ultime elezioni hanno determinato, se la lettura del fondo di Scalfari di ieri, su la Repubblica, mi ha tanto spiazzato.

Avevo già segnalato, con sollievo, che Scalfari, nella sua prima esternazione post-elettorale, non aveva gridato al pericolo fascista incombente. Oggi lo ribadisce e lo spiega: il futuro democratico del paese non è in forse. Questa destra, anzi, non solo non è trucida, ma è persino "zuccherosa".

I discorsi di investitura di Schifani, Fini e Alemanno grondano di buonismo, secondo l' Eugenio nazionale.

Vabbè, Scalfari è noto per non aver mai imbroccato una sola analisi politica in oltre mezzo secolo di attività giornalistica, quindi spero che sbagli ancora, cioè spero che la nostra destra si riveli meno zuccherosa di quel che crede il Nostro Ineffabile Maitre à penser.

Il guaio, con Scalfari, è che le sue analisi non si rivelano mai veritiere, ma verosimili sì, sempre! Forse è per questo che, pur conoscendolo - ormai - come un impunito "peracottaro", si finisce per rimanere sempre affascinati da quel che dice.

Se mi permettete un paragone azzardato, il buon Eugenio è come una femmina in nègligè trasparente, guepière e calze a rete nere che, ancheggiando sinuosamente davanti a te, ti promette il paradiso e poi ... non te la dà mai!

Scalfari, insomma, ti fa intravedere sempre la verità ma non te la dice mai ....