Furio Colombo: se non ci fosse ....

.... bisognerebbe inventarlo.

In questi giorni si parla dell' opportunità o meno di continuare a "lasciar parlare", sulla TV di Stato, i vari Travaglio, Santoro, Colombo ecc ecc. Ebbene, mi sono appena beccato proprio Furio Colombo su Omnibus, de La7: una vera furia anti-berlusconiana, come sempre.

Mi ha irritato? Ovviamente sì, ma non per il suo antiberlusconismo, come potreste pensare, (anche perchè, se mi irritassero i nemici di Berlusconi, dovrei guardare solo Emilio Fede e leggere solo il Giornale, due cose che - per altro - non faccio praticamente MAI)!

E neppure, di Colombo, mi irrita la virulenza perchè la pratico io stesso più di quanto vorrei.

No, di Colombo mi irrita il suo parlare ex cathedra, il suo pontificare, il suo esprimersi per dogmi e, più ancora, anzi, più di tutto, mi irrita la meschinità del suo argomentare, il suo prendere una frase, un avvenimento, una circostanza, isolarli dal loro contesto e farli assurgere a prova inconfutabile della giustezza delle sue tesi.

Questo è un atteggiamento infantile o, comunque, assai poco intelligente. Insomma, è la sua stupidità di fatto che mi irrita, perchè so benissimo che stupido, ovviamente, non è affatto.

Insomma, Colombo mi dà sempre la sensazione di essere "in malafede" e siccome io ho impiegato decenni a liberarmi dell' idea folle (ma diffusissima) che chi non la pensa come me o è un fesso oppure è un farabutto, il fatto che Colombo mi spinga alla regressione mi fa proprio incazzare!

Mi sento come un ex tossico che abbia faticato per anni a disintossicarsi e a cui un "amico" offra una bustina di coca, capite?

Detto questo, io voglio che Colombo (e tutti gli altri antiberluscones viscerali) continuino ad andare in TV, tanto più che nessuno ci obbliga a guardarli, in questo millennio in cui l' offerta televisiva è vastissima.

Lo voglio perchè, come Voltaire, darei la vita affinchè chi non la pensa come me abbia il diritto di esprimersi? Sì, certo, anche, ma siccome diffido dei sentimenti troppo nobili (specie dei miei) vi dirò la verità vera: voglio che vadano in TV perchè così continueremo a vincere noi!

Una delle tante cose che la gente di sinistra ancora non ha capito è che i presuntuosi stanno sui maroni a tutti e che la TV è spietata, nel senso che evidenzia e centuplica le virtù e i difetti delle persone che vi appaiono.

Insomma, andare in TV è un vantaggio per i "sinceri" e una iattura per i "furbetti".

Esempio: Bondi, Schifani, Vito, Alemanno, Storace, meno vanno in TV e meglio è per loro e per i loro partiti.

Berlusconi, Fini, Gasparri, La Russa, Santanchè, più ci vanno meglio è.

Nell' altro campo: D' Alema, Fassino, Rutelli, Franceschini, Pecoraro, meno ci vanno meglio è.

Veltroni, Bersani, Bertinotti, Diliberto, più ci vanno meglio è.

Nella diatriba sull' importanza o meno della TV, in politica, la mia posizione è: dipende! Dipende da chi ci va.

Conclusione: Colombo e Travaglio li voglio in TV! Ah, dimenticavo: ci voglio anche Fuksas e più spesso che può!


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