Gianni Baget Bozzo, sulla Stampa di oggi, sostiene di sì. Dice che il PdL è la nuova DC ma non più democristiana, anzi, perfettamente laica.
Le sue argomentazioni sembrano convincenti, ma io ne diffido profondamente, in primis perchè TUTTE le argomentazioni, pro o contro un qualsiasi argomento, trovano sempre qualcuno che se ne lascia convincere, anche le più improbabili, anche le più aberranti. Anzi, più le argomentazioni sostengono una idea sbagliata, più proseliti fanno.
Un esempio di questa "assurdità", ce lo fornisce Sartori, sul Corriere di oggi, lì ove sostiene che il problema della fame del mondo diventerà sempre più grave e insolubile proprio perchè FAO e Chiesa hanno fatto della limitazione delle nascite un tabù universalmente accettato quando invece, secondo Sartori (e me), è l' unica soluzione razionale, sensata e praticabile.
In secundis, io diffido delle argomentazioni di Baget Bozzo perchè è un prete, cioè uno che - per vocazione e mestiere - crede all' incredibile.
Quando parti da posizioni di fede, puoi credere a qualsiasi cosa, persino alla "laicità" del PdL o alla svolta liberale del PD!
Per essere davvero laici, a mio avviso, non basta credere in qualcosa piuttosto che in qualcosa d' altro. Per essere laici occorre credere solo a ciò che è misurabile, per esempio ... la laicità dello Stato, appunto!
E' misurabile la laicità di uno Stato? Certo che lo è: basta contare i crocefissi appesi negli edifici pubblici, per esempio. Basta contare quante ore di lezione - nelle scuole - siano dedicate alla religione. Basta conteggiare le tasse non pretese sui beni immobili della Chiesa. Basta fare il minutaggio degli spazi che le TV di Stato dedicano - quotidianamente - al Capo della Chiesa.
Basta ascoltare il discorso di investitura del nuovo Presidente della Camera dei deputati e sentirlo parlare, con disprezzo, del relativismo culturale ... E potrei continuare tutto il giorno ad elencare le "misurazioni" che porterebbero ad affermare, senza tema di essere smentiti, che lo Stato Italiano non è affatto laico, nè formalmente nè sostanzialmente.
E se non lo è lo Stato, come possono esserlo i partiti che sono chiamati a gestirlo?
La verità è che, in questo paese, i laici sono una minoranza irrisoria, tanto irrisoria che risulta difficile persino misurarla!
Dunque, la DC sarà pure morta (come soggetto politico), ma di certo non è stata sepolta e mai lo sarà, in un paese che purtroppo non ha conosciuto nè Riforme protestanti, nè Rivoluzioni borghesi, nè Rivoluzioni bolsceviche, ma solo Contro-Riforme, Inquisizioni e inciuci inconfessabili (e inconfessati).
Le sue argomentazioni sembrano convincenti, ma io ne diffido profondamente, in primis perchè TUTTE le argomentazioni, pro o contro un qualsiasi argomento, trovano sempre qualcuno che se ne lascia convincere, anche le più improbabili, anche le più aberranti. Anzi, più le argomentazioni sostengono una idea sbagliata, più proseliti fanno.
Un esempio di questa "assurdità", ce lo fornisce Sartori, sul Corriere di oggi, lì ove sostiene che il problema della fame del mondo diventerà sempre più grave e insolubile proprio perchè FAO e Chiesa hanno fatto della limitazione delle nascite un tabù universalmente accettato quando invece, secondo Sartori (e me), è l' unica soluzione razionale, sensata e praticabile.
In secundis, io diffido delle argomentazioni di Baget Bozzo perchè è un prete, cioè uno che - per vocazione e mestiere - crede all' incredibile.
Quando parti da posizioni di fede, puoi credere a qualsiasi cosa, persino alla "laicità" del PdL o alla svolta liberale del PD!
Per essere davvero laici, a mio avviso, non basta credere in qualcosa piuttosto che in qualcosa d' altro. Per essere laici occorre credere solo a ciò che è misurabile, per esempio ... la laicità dello Stato, appunto!
E' misurabile la laicità di uno Stato? Certo che lo è: basta contare i crocefissi appesi negli edifici pubblici, per esempio. Basta contare quante ore di lezione - nelle scuole - siano dedicate alla religione. Basta conteggiare le tasse non pretese sui beni immobili della Chiesa. Basta fare il minutaggio degli spazi che le TV di Stato dedicano - quotidianamente - al Capo della Chiesa.
Basta ascoltare il discorso di investitura del nuovo Presidente della Camera dei deputati e sentirlo parlare, con disprezzo, del relativismo culturale ... E potrei continuare tutto il giorno ad elencare le "misurazioni" che porterebbero ad affermare, senza tema di essere smentiti, che lo Stato Italiano non è affatto laico, nè formalmente nè sostanzialmente.
E se non lo è lo Stato, come possono esserlo i partiti che sono chiamati a gestirlo?
La verità è che, in questo paese, i laici sono una minoranza irrisoria, tanto irrisoria che risulta difficile persino misurarla!
Dunque, la DC sarà pure morta (come soggetto politico), ma di certo non è stata sepolta e mai lo sarà, in un paese che purtroppo non ha conosciuto nè Riforme protestanti, nè Rivoluzioni borghesi, nè Rivoluzioni bolsceviche, ma solo Contro-Riforme, Inquisizioni e inciuci inconfessabili (e inconfessati).
12 commenti:
Paraffo... quindi consentimi di capire:
io sono credente (a questo punto è ininfluente in quale religione, giusto?) non posso essere anche laico?
Il tuo sillogismo è questo?
(il commento non ha intenti polemici :-) )
Ben tornato, Nico!
Dalla cordialità del mio saluto puoi dedurre che so benissimo che non hai intenti polemici, nel pormi le tue domanda e, quindi ti rispondo: no, Nico, non puoi essere "anche" laico!
E sì, Nico, non importa quale sia la tua religione, perchè - come hai giustamente capito - in "cosa" si creda è irrilevante, nel mio ragionamento.
Io contesto la "fede", cioè l' attitudine a credere ... a prescindere dai dati concreti, cioè a credere in qualcosa che è al di fuori della nostra portata.
Per essere più precisi: Dio potrebbe anche esistere ma, se esistesse, sarebbe al di fuori della nostra capacità di comprensione e, quindi, la sua esistenza o meno è un ... non-problema.
E se uno, invece, il problema se lo pone?
Be' padronissimo, l' importante è che sappia che veleggia nel mondo dei sogni e QUINDI non pretenda di imporre agli altri le sue credenze, nè con la forza (ovviamente) nè col proselitismo, nè con la predilezione verso chi crede nè in qualsiasi altro modo diretto o indiretto, palese o nascosto, conscio o inconscio.
Ecco Nico, un credente siffatto potremmo anche definirlo laico.
Caso vuole, però, che un tale tipo di credente non esista! Quindi ....
Ora permetti a me una domanda: ma perchè ci tieni tanto a definirti laico?
Non ti basta la tua fede? A cosa ti serve sentirti "anche" laico?
Secondo me il "valore" della laicità come concetto polically correct è una delle tante invenzioni dei comunisti che volevano far credere che la loro fede in Marx fosse diversa e più nobile e più fondata di quella in Dio.
Ne deriva, quindi, il mio consiglio: lascia perdere! Sei un vero credente? Bene, sii fiero di esserlo e comportati - concretamente - da bravo cristiano.
Nei Vangeli ci sono indicazioni di comportamento più che laiche. Ne basterebbe una (delle tante): "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te".
Basterebbe che tutti gli uomini seguissero questa norma e non ci sarebbe bisogno di altre leggi, nè religiose nè civili, non credi?
Ciao, amico! Buona giornata.
A proposito della FAO http://legislature.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/btestiatti/4-03146.htm
Io sono credente, anzi ultimamente leggendo Brian Weiss sto andando anche oltre eheh.
Buongiorno maestro:)
Tu, amico Andrea, hai una straordinaria capacità di rovinarmi le giornate!
Perchè mi hai detto di essere un credente?
Rido ... ovviamente no!
Me l' hai rovinata inducendomi a seguire il tuo link e a leggere quell' interrogazione il cui contenuto mi ha sconvolto.
Ma si possono buttare via così i soldi pubblici?!!
Questo, comunque, conferma il mio assunto (e quello di Sartori): in nome della fede nei concetti astratti si commettono nefandezze incredibili.
Grazie della segnalazione, mio baciapile amico! (Aho! L' hai detto tu che stai "andando oltre")!
Ciao!
Credente ed esoterico si e ne vado fiero.
Baciapile giammai!
La questione della FAO la affrontava una radio di Roma stamattina, poi apro il tuo blog e vedo che la citi.
Poi dici che non c'è un "disegno superiore" hihihi
Andrea, posso darti del tu?!!!
MVFC!
In caso il significato dell' acronimo ti sfugga, fai un giro sul blog di Grillo!!
Mi hai fatto tornare il buon umore.
Della serie: tu me lo togli e tu me lo dai!
Ciao, amico mio!
Ah su questi punti siamo perfettamente d'accordo, Paraffo. Purtroppo per noi, mi basta leggere le dichiarazioni di Fini ultimamente perché mi venga da piangere...
Non so se hai letto "Senza radici", il libro di Ratzinger e Pera del 2004, citato indirettamente da Fini nel suo discorso di inaugurazione dei lavori alla Camera. Te lo consiglio: è uno dei libri più scorretti e infidi che tu possa trovare sul tema del relativismo. In soldoni: l'attuale Papa e Pera contestano solo il "relativismo debole", ovvero quello per cui ogni idea è a prescindere equivalente, che è una sciocchezza; ma trascurano completamente il relativismo "forte" del metodo scientifico per cui ogni ipotesi è equivalente, ma le tesi accettate devono essere dimostrate rigorosamente.
Orbene, attaccando solo il primo tipo di relativismo ma trascurando il secondo, i due giungono alla conclusione che l'assolutismo etico sia necessario e più razionale!
Ed è proprio a queste tesi che Fini si è riferito nel suo discorso; assolutamente non casuale il suo saluto al Papa all'inizio del suo discorso.
Meglio che non commenti poi le ultime affermazioni sull'omicidio di Verona da parte dello stesso Fini: parole che possono essere dettate solo da paraocchi ideologici, dato che si mettono sullo stesso piano un omicidio e una manifestazione di piazza (NON antisemita ma anti-israeliana, per quanto non l'approvi era legittima).
... :-)
Hai ragione io non ci tengo a considerarmi laico, sono credente e tento di comportarmi da tale.
Però credo in una cosa, lo stato dovrebbe essere "laico", la politica dovrebbe essere "laica" (ovviamente i politici e le loro proposte possono non esserlo), la scuola dovrebbe essere "laica", sullo sputnik dovrebbe esserci.... (ah no scusa, questo non c'entra :-p ).
Però laico nel senso che dici tu: QUINDI non pretenda di imporre agli altri le sue credenze, nè con la forza (ovviamente) nè col proselitismo, nè con la predilezione verso chi crede nè in qualsiasi altro modo diretto o indiretto, palese o nascosto, conscio o inconscio.
...e allora per parlare di scuola ben vengano i crocifissi ma anche le rappresentazioni di ogni altra religione e si valuti caso per caso se davvero la presenza dell'uno o dell'altro simbolo possano causare problemi (io per esempio avrei chiesto la rimozione della foto del presidente Scalfaro dagli uffici comunali ;-) ), ben venga la presenza di un'ora di approfondimento delle religioni e delle correnti di pensiero (si, magari rendendo obbligatoria almeno un'ora di Filosofia realmente "laica" in qualsiasi tipo di scuola).
P.S. comunque vivere una settimana a Londra ti fa vedere le cose diverse al ritorno in Italia...
Su Grillo nuovo post da me;)
Non ho letto quel libro, caro Luca, e neanche lo farò, specie ora che - meritoriamente - me lo hai "recensito" tu.
La distinzione che cogli fra i due tipi di relativismo è sicuramente significativa, sul piano teorico, ma non mi sposta dalla mia idea di fondo: tutto ciò che riguarda l' uomo è assolutamente relativo. Negarlo, in parte o in toto, negarlo di fianco, di sopra o di sotto significa entrare nella sfera della metafisica, sfera che non mi interessa più da almeno un paio di decenni.
Per quanto riguarda le altre tue osservazioni, non ho che da sottoscriverle in pieno.
Grazie, Luca. Ciao!
Be', Nico, OVVIAMENTE non sono d'accordo su quel che dici della scuola mentre concordo sulla rimozione delle foto dei Capi di Stato, doppiamente quando si trattava di quella di S*****o! (Come vedi non voglio neppure nominarlo)!
Quella della foto negli uffici pubblici mi pare un retaggio della peggiore retorica statalista del secolo scorso.
Nelle scuole e in tutti gli edifici pubblici vedrei con favore, piuttosto, l' esposizione della bandiera nazionale e (mi voglio rovinare) persino di quella della UE.
Un simbolo di identità nazionale che esalti il senso di appartenenza ad una stessa comunità mi sembra assai sensato ed educativo.
Sono andato a vedere il tuo post, Andrea ma non ho lasciato commenti perchè, come forse già sai, su Grillo sono molto combattuto. Così come lo sono su Santoro in relazione a Grillo.
Io vorrei continuare ad avere il diritto, come cittadino, di poter ascoltare la voce di tutti anche e soprattutto se e quando queste voci esprimono opinioni diverse dalle mie.
Per evitare che tu mi fraintenda e mi consideri un .. "buonista", aggiungo subito che io toglierei la parola agli imbecilli, persino per decreto! Ma agli imbecilli di quasiasi colore, ben inteso!
Grillo e Santoro non lo sono e quindi voglio poterli ascoltare ....
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