lunedì 2 giugno 2008

Junker: "Bene il piano Tremonti"

L' Europa approva le intenzioni di Tremonti, ci informa il Sole 24 ore. Ma che bello!

Sarei ancora più contento di questa notizia se, ieri, non avessi speso una parte del pomeriggio a seguire, su Sky TG24, il raduno di Pontida della Lega.

La lega non è anti europeista in assoluto, è contraria a "questa" Europa, quella che definiscono: L' Europa dei Banchieri e della Burocrazia. La Lega, invece è per l' "Europa dei Popoli".

Se capisco bene, i leghisti sostengono il federalismo anche dell' Europa e non il suo centralismo.

Ma l' UE è centralista? Risposta immediata: certo che lo è, mi pare che sia indubitabile!

Allora la Lega ha ragione a diffidare? Temo di sì ...... ma con un dubbio che mi arrovella: i benefici che ci vengono dalle ingerenze UE sono maggiori o minori dei malefici?

La virtuosità contabile che l' Europa ci impone è un bene per noi o, meglio, è SEMPRE un bene?

Non possiedo una risposta certa a questa domanda se non questa: dipende da chi è al governo qui da noi!

La triade UE Ciampi Prodi ci ha messo in ginocchio, a suo tempo e da allora non ci siamo più sollevati. L' Europa se ne fotte se, per rispettare i parametri contabili, noi aumentiamo le tasse e strozziamo la crescita, anzi, tutta concorrenza in meno per gli altri paesi.

Nel quinquennio del precedente governo Berlusconi, noi abbiamo sforato i conti e neanche siamo cresciuti ma, in compenso, le tasse non sono aumentate e il malessere non ha colpito le famiglie.

Nel biennio dell' ultimo governo Prodi, i conti sono migliorati, ma aumentando le tasse e portando il 50% delle famiglie sulla soglia dell' indigenza, senza peraltro rilanciare la crescita.

E' vero che Prodi ed il centrosinistra hanno pagata cara, con le ultime elezioni, la loro incapacità, ma tant'è, ormai il danno è fatto.

Ora si tratta di vedere se Tremonti sarà capace, in regime di crescita zero, di continuare a tenere i conti in ordine senza aumentare le tasse.

Ma la domanda è: è giusto che l' Europa continui a sostenere l' Euro e a pretendere di mantenere quel famoso limite del 3%,  limite che ha arricchito a dismisura i ricchi e impoverito, invece, la classe media?

Non sarebbe ora di cambiare le regole del gioco?

La Lega dice di sì ... ma io - onestamente - non lo so ... 

So solo che, come si evince dall' articolo del Sole, Francia Inghilterra e Germania le regole europee se le cambiano quando vogliono ... ma noi no, noi, col debito pubblico che ci ritroviamo, non possiamo farlo unilateralmente, o sì?

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Su alcune cose non concordo, anche perchè ho una idea diversa dalla tua, per quando riguarda la Lega.
Comunque, la soluzione potrebbe essere di arrivare , prima o poi a un Europa Federalista, sul modello U.S.A.

Anonimo ha detto...

Prima o poi ci arriviamo agli Stati Uniti d'Europa.

Per quanto riguarda la situazione a breve e medio termine, secondo me ogni considerazione è prematura perché bisogna vedere come opererà effettivamente il governo in almeno un anno di lavoro.

Io ancora non capisco se prevarrà il Tremonti liberista oppure il Tremonti "nuova versione", quello del suo ultimo libro.

Sinceramente preferirei la prima versione.

*paraffo* ha detto...

Io non ne sarei così sicuro, Fabrizio, anche se trovo la tua previsione più che fondata.

Insomma, la logica è dalla tua parte ma l' uomo è un animale assolutamente illogico che le cose buone le fa solo quando ha una pistola puntata alla tempia.

In tempo di pace e di democrazia, nessuno punta la pistola alla tempia di nessun altro (per fortuna) e allora succede che non si riesca neppure a varare una carta costituzionale, ciò qualcosa di innocuo, un libro dei sogni che non si nega a nessuno.

Probabilmente anche il trattato di Lisbona farà la stessa fine, almeno in quei paesi che lo sottoporranno a referendum ...

Il fatto è, caro Fabrizio che, a parte la moneta, gli europei non hanno niente in comune fra loro, nè la lingua, nè la cultura, nè la religione, nè le tradizioni politiche, nè quelle culinarie nè .... nè niente di niente!

Dopo la caduta dell' Impero Romano, ci hanno provati in tanti - nel corso dei secoli - a fare gli Stati Uniti d' Europa, ultimi, in ordine di tempo Napoleone e Hitler che pure hanno usato l' unico mezzo che avrebbe potuto avere successo: la forza delle armi, cioè la pistola alla tempia di cui sopra.

Quanto a Tremonti, anche io preferirei la prima versione, ma credo - con sommo dispiacere, per non dire con disperazione - che il liberalismo economica sia ormai diventato un sogno irrealizzabile, anche perchè - a ben guardare - non è mai stato una realtà nè in Europa, nè nel resto del mondo, eccezion fatta per gli USA che - non a caso - sono rimasti, a mio avviso, l' unico faro di civiltà in questo mondo pazzo e selvaggio.