giovedì 26 giugno 2008

Giudici, adesso basta!

E' con sommo piacere che pubblico l' ultimo post dell' amica Barbara Di, intitolato: Giudici, adesso basta!

Mi raccomando! Non perdetene una parola e diffondetelo ....

Lo scontro era inevitabile e direi necessario. Ben venga, quindi, che sia scoppiato con tanta irruenza, perché è stata proprio l’ipocrisia e, più spesso, la paura a permettere a certi giudici di dare un così pesante contributo al degrado italiano.

Sapete come la penso ed è inutile che vi ricordi gli innumerevoli esempi per cui tanti di loro meriterebbero di essere cacciati con ignominia e disonore, oltre che processati a loro volta.

È dai primi anni ’90 che i politici conniventi, terrorizzati e ipocriti si fanno influenzare dai magistrati.
Chi, come la sinistra, sposando il giustizialismo, convinta com’era che i giudici amici, dopo essersi fatti pagare l’università da Botteghe Oscure, fossero soldati al loro servizio, una volta al potere si è accorta sulla sua pelle che questi pretendevano di gestirlo loro stessi il potere, tenendo i politici al proprio guinzaglio.

Giusta compensazione per certi ingenui, che non si sono accorti di coltivarsi una così pericolosa serpe in seno, esser caduti per colpa di un giudice che non gradiva che il Guardasigilli fosse Mastella anziché lo scudiero Di Pietro.


Proprio quel Tonino, che oggi finalmente svela il disegno politico, non certo ideato da lui, che lo ha portato dall’aula di (in)giustizia a quella politica, senza passare dal via. Perché stupirsi se oggi dà il meglio di sé?

Lui è lì con uno scopo ben preciso: permettere alla magistratura di prendere il potere, senza sottomettersi a quello scomodo esercizio democratico che è il voto. Lui dall’alto del suo 4% sta dettando la linea politica dell’opposizione, ormai in bambola completa, e cerca di distogliere l’opinione pubblica dagli ottimi primi provvedimenti del governo, buttandola in rissa.


Ebbene, sembra che finalmente certi golpisti abbiano trovato pane per i loro denti. Sembra che finalmente un politico, che il voto degli italiani se lo è ampiamente guadagnato, abbia deciso di non sottostare più al ricatto, di smetterla di aver paura ed agire in maniera decisa.


Ottimo Silvio, la miglior difesa è l’attacco.
Sembra anche che gli alleati stiano resistendo al richiamo delle sirene del conflitto di interessi. Ci dimostreranno anche loro se hanno davvero la forza che occorre per affrontare uno scontro democratico senza precedenti ed ormai indispensabile.

E non crediate che lo scontro sia sul processo Mills o su uno dei tanti che 789 magistrati in 15 anni hanno messo in piedi contro il nostro nanetto Imputatolo senza cavare un ragno dal buco.


Questa è solo la facciata, serve per indignare l’opinione pubblica, che per fortuna non dà loro retta.
Ed è persino evidente che non stanno sbraitando tanto per far andare avanti quel processo. Se davvero la Marxus avesse voluto condannarlo, se davvero avesse avuto le prove, lo avrebbe già fatto.

Tanti anni e tanta passione politica e non riesce a chiudere neppure il primo grado? O è del tutto incompetente o sa di non avere niente in mano. Tanto più che sa di averla tirata talmente tanto per le lunghe che la prescrizione si avvicina.


Politicamente è molto più utile una spada di Damocle sulla testa di Imputatolo che una sentenza facilmente ribaltabile in appello. E se proprio dobbiamo emetterla questa sentenza, molto meglio farla quando è in carica, così lo mandiamo in crisi.

Chissà perché, infatti, negli anni scorsi di quel processo non si è più sentito parlare ed è ripartito solo in campagna elettorale?
Ma davvero pensate che sono così tanti i fessi che credono nella vostra buona fede?

Ecco, vi siete appena contati: giusto il 4% di voti del vostro scudiero.


Altra dimostrazione lampante che il problema non è quel processo? Erano disposti a barattare la blocca-processi con il lodo Schifani. Più di così.


Lo scontro, infatti, è da tutt’altra parte e, secondo me, non è neppure nella sospensione di un anno di processi precedenti al 2002.


Ma vi pare che a distanza di 6 anni, per reati minori, abbiano il coraggio di parlare di ragionevole durata del processo violata da questa sospensione? Cosa saranno mai 24 mesi in più?


Stanno sbraitando come ossessi, ma sono convinta che in fondo il loro cruccio non sia quello.
Ragionate un attimo come se al governo ci fosse ancora Prodi (scusate per il brivido di orrore che vi ho causato).

Pensate che il dott. Maddalena, procuratore capo a Torino, dica ai suoi PM di dare la precedenza ai reati più gravi e di far slittare gli altri processi. Immaginate che questa riorganizzazione dei ruoli funzioni e il Tribunale di Torino riesca a smaltire gli arretrati ed a diventare uno dei più efficienti d’Italia.

Immaginate poi che il prode Gongolo decida di estendere questo metodo per legge. Oggi sentiremmo gli osanna per tanta saggezza.
Ma il prode era amico dei giudici, che non temevano certo che lui mettesse becco nella loro disorganizzazione, perché avrebbe comunque lasciato loro la massima discrezionalità ed impunità di cui hanno goduto finora.

Ecco dove sta il problema. I giudici sanno che questo è solo il primo passo di una rivoluzione che li costringerà a lavorare come in un Paese civile.


Già le prime avvisaglie ci sono state e, per quanto passate inosservate ai media, sono epocali.
Sono paroline buttate qua e là nel decreto sicurezza che li stanno terrorizzando. Casi in cui procedere con giudizio immediato o direttissimo non è più una facoltà, ma un obbligo per il PM.

Oddio un obbligo? Ma siamo pazzi? Obbligare un giudice significa togliergli un pezzettino della sua arbitrarietà. Sacrilegio. Lesa Maestà.
Se c’è un obbligo, bisogna rispondere a qualcuno se non lo si rispetta, si è responsabili se lo si vìola.

Responsabilità dei magistrati? Ma scherziamo?!
Il vero scandalo, il terrore puro è poi quell’ordine di precedenza nel fissare i ruoli d’udienza. È quello il vero grimaldello nella discrezionalità dell’azione penale, che nella sua obbligatorietà permetteva impunemente ai giudici di scegliere nel mucchio, senza alcun criterio, quali reati perseguire.

E la sospensione dei processi è il necessario corollario, per evitare che questa rivoluzione portasse alla prescrizione dei reati minori, che invece così è stata sospesa, in attesa di una riforma più organica della giustizia.


Il problema è tutto lì: stanno cercando di mettere becco in quel meccanismo che, per quanto astrattamente corretto, è stato abusato a tal punto che i mafiosi escono impunemente dal carcere per decorrenza dei termini, i reati dei terroristi finiscono in prescrizione, i camorristi non vengono perseguiti per le discariche abusive perché i PM ritengono più utile prendersela con i collaboratori di Bertolaso se in piena emergenza non rispettano alla virgola la burocrazia delle discariche legittime, mentre il processo contro Bassolino corre allegramente verso la prescrizione.


Significa togliere ai giudici la possibilità di cercar fama facile arrestando i re o correndo dietro alle gonnelle delle veline.


Il dibattito sull’obbligatorietà dell’azione penale è eterno come il diritto e non avrà mai una soluzione univoca, perché troppe sono le varianti che la impediscono.

Certo è che in Italia si è dimostrato disastroso trasformarla in arbitrarietà dei PM, ed era ora che si mettesse mano al problema.
Imporre il giudizio immediato o fissare dei criteri per la trattazione dei processi è proprio un primo passo per iniziare a regolamentare legislativamente questo potere immenso che fino ad oggi lo Stato ha abdicato.

Si tratta di un potere troppo grande per lasciarlo del tutto in mano a dipendenti pubblici, spesso lavativi, spesso spinti da interessi confliggenti con il rispetto della legge, e soprattutto del tutto privi di responsabilità, personale o politica, per le loro azioni.


Lo Stato siamo noi. Siamo noi elettori che deleghiamo il nostro potere, ma lo deleghiamo con il voto, incaricando il Governo ed il Parlamento, non i giudici.
Quelli sono come i parenti, te li becchi e te li tieni.


Ebbene, avere la mano dura contro certi reati, piuttosto che altri, magari depenalizzandoli, far funzionare la giustizia in un certo modo, anziché lasciarla allo sfascio, è un nostro potere che abbiamo delegato a questo governo.


Il programma era chiaro, l’atteggiamento del premier pure.

Lo abbiamo scelto, gli abbiamo dato fiducia anche perché rivoluzionasse la giustizia e la magistratura (io soprattutto).
Che ora un CSM qualsiasi, o un sindacato di magistrati politicizzati (che poi è la stessa cosa) si permetta di mettere in discussione il nostro voto, è a dir poco antidemocratico e giustamente definito eversivo.

Non esiste al mondo che i giudici, soggetti solo alla legge e quindi al volere del parlamento, si possano permettere di criticare una legge in fase di approvazione, né tanto meno una volta approvata.


È di una gravità inaudita e in qualsiasi altro Paese civile, non soggiogato da anni di colpo di stato strisciante, come quello che abbiamo subìto in questi 15 anni, sarebbe stato punito con la cacciata immediata di quei magistrati.


Lo scontro lo hanno voluto loro, lo hanno cercato, lo hanno reso inevitabile, necessario.
Se questo serve a farci tornare ad essere un Paese civile con una Giustizia seria, era ora.


Add to Technorati Favorites
HOME

31 commenti:

Bibbi ha detto...

Barbara Di Salvo è semplicemente straordinaria, mi incanto nel leggere i suoi post!!

Ps. Paraffo ti abbraccio forte, ho commentato solo per salutare te :))))
Scherzo!!

*paraffo* ha detto...

Come sarebbe a dire che scherzi?!

Non devi vergognarti dei tuoi sentimenti, caro Andrea, soprattutto dei confronti di uno come me, che sono la persona più amabile che IO abbia mai avuto la ventura di incontrare nella mia ormai lunga esistenza! :-S

Ricordi la battuta di W.Allen sulla masturbazione? Suonava pressappoco così: "Ieri ho fatto sesso con la persona che più amo al mondo". :-)

Buona giornata, amico mio!

Nico ha detto...

IL GIORNALE 27 GIUGNO 2008

Scena: il Parlamento madrileNO, le Cortes. Zapatero siede sui banchi del governo. Due commessi fanno entrare un uomo con la faccia da impiegato. Si siede, ma lo fanno rialzare: “Stia pure in piedi, davanti alle Cortes Generales”, dice Zapatero. Cinque deputati dell’apposita commissione cominciano a interrogarlo e lo fanno sudare. Lui compulsa carte, spiega, nega, si riprende, si fa riprendere. Che cosa succede? Succede che il Parlamento spagnolo ha chiesto conto a un magistrato del suo operato e ha voluto verificare la sua subordinazione alla suprema autorità delle Cortes.

Nei palchi, belle spagnole si fanno vento con grandi ventagli e una di loro lancia un fiore al primo ministro:“Viva Zapatero!”. Un sogno? No. La Spagna di Zapatero, dopo aver sorpreso l’Europa con una politica energica contro gli immigrati illegali e clandestini contro i quali ha fatto intervenire i brutti ceffi del Terceiro de Estranjeros è decisa a far funzionare il principio secondo cui soltanto il Parlamento detiene il potere, l’unico potere che esiste in una democrazia parlamentare elettiva, mentre i giudici sono soltanto una parte dell’apparato impiegatizio dello Stato che in nome e per conto delle Cortes, rispettosamente, applica le leggi. Un sogno? Sì, un sogno spagnolo.
E in Italia? Oh, l’Italia, come ha ricordato Cossiga in Senato, è l’unico Paese in cui la sinistra si batta per il primato dei giudici sul Parlamento che la sinistra italiana vorrebbe – possibilmente – in galera. Anche nella Francia controrivoluzionaria l’aristocrazia voleva i deputati in ceppi e i giudici in trionfo: ovunque siano esistite parrucche, reazionari col codino e controrivoluzionari, là i giudici sono stati portati in trionfo e gli eletti dal popolo in galera. La sinistra italiana non è soltanto arretrata: è reazionaria. Non sveliamole in un sol colpo quanto è fascista, altrimenti si arrabbia.
In Italia e soltanto in Italia un giudice può dire: “Io al primo ministro gli faccio un c… così, gli do sei anni e poi voglio vedere come governa”. In Spagna un tal giudice, anzi giudichessa, sarebbe appesa per i pollici davanti alle Cortes Generales e ancora starebbe lì balbettando, implorando, sapendo di essere perduta per sempre. Ma questa invece è l’Italia, e questa la sinistra italiana, che non discende dall’illuminismo ma dall’albero, rompendosi le noci di cocco sulla testa e sognando la democrazia in manette.

*paraffo* ha detto...

Grazie, Nico!

Non occorrono commenti, mi pare ....

bibbi ha detto...

Paraffo, ti riscrivo perchè molto probabilmente ho fatto un apiccolo mastrocchio nel registrarmi e alla fine il commento che ti avevo scritto prima non l'ho inviato... Il commento di ieri, ll'ho scritto io e non Andrea, non so come può essere accaduto ma ero loggata con il suo account!! Chiedo scusa ad entrambi...
Buona giornata

*paraffo* ha detto...

Che belli questi tuoi casini informatici Bibbi!

Mi fai sentire un esperto, quando non lo sono affatto!

Credo che tu sia una gran seduttrice .. nel senso che riesci a far sentire "superiori" i maschietti ... che non lo sono affatto! :-)

Comunque, mi ha fatto molto piacere la tua visita!

Un abbraccio! Ciao! +flo+

bibbi ha detto...

Mi hai tanata... Informaticamente parlando sono un vero e proprio disastro della natura ma, come seduttrice, riesco a compensare pienamente la pecca informatica :))))))
Però hai visto me la sono cantata e suonata: ho fatto il casino, ho capito l'errore e l'ho risolto alla grande ;)))

*paraffo* ha detto...

Gli esperti informatici, cara Bibbi, non conosceranno mai la soddisfazione che provano i "deficienti" come noi quando riescono a risolvere, da soli, un problema informatico, per quanto piccolo possa essere.

Insomma, dovrebbero invidiarci!

Dici che ho fatto tana, sulle tue capacità seduttive?

Non faccio per vantarmi (cioè voglio proprio vantarmi), ma ti avevo già tanata sul tuo blog, amica mia, la prima volta che hai aperto bocca! B-)

Ariciao! +flo+

Nico ha detto...

... i poi i sedicenti esperti informatici fanno fatica a mandare un link decente, vero Paraffo??? :-p

Dai, mi accontento anche io della seduzione ;-)

*paraffo* ha detto...

Ah ah ah, è vero! Mi ero dimenticato l' episodio!

Sei davvero simpatico, Nico, amico mio carissimo!

Ciao!

Andrea ha detto...

Vista la piega "carnale", se passate da me ho organizzato una simpatica "festicciuola", prezzi stracciati e sconti per comitive:)

*paraffo* ha detto...

Come sei "materiale", Andrea, ose'ei di'e pe'fino g'ossier ...

Un berlusconiano, insomma!

Sono sdegnato ....

Nico ha detto...

andrea, io ci sono!!!

per le festicciole di quel tipo sono sempre disponibile.

a questo proposito vi mando un link di un post di camelot di un sacco di tempo fa La destra e il conservatorismo religioso: cronaca presente e passata (della realtà)

ed io che mi sono pure andato a trovare una Veltroniana.... :-(

Andrea ha detto...

Of cou'se dea'

*paraffo* ha detto...

Confesso, Nico, che non ho capito il senso del tuo post, specie dopo aver letto il post di Camelot .....

Mi spieghi?

Bibbi ha detto...

Sei strepitosissimo! Ti informo ufficialmente che da oggi sei il mio maestro number two!!!! ;)))))
Buona serata

*paraffo* ha detto...

Non sapevo fossi religioso, Andrea ...

Lo deduco dal fatto che, essendo io secondo solo a Gesù di Nazareth, il primo non può che essere Lui ....

Vabbè, cosa c'è di meglio che iniziare una nuova giornata cazzeggiando allegramente?!

Te ne auguro una serena e fruttuosa, amico mio. Ciao!

Anonimo ha detto...

O ci faccio o ci sono...Uffa!!!! Ero io, Bibbi, nel commento precedente e non Andrea, ma perchè rimane loggato il suo di account e non il mio????
E per dirtela tutta ora ti sto commentando come anonimo mi sono dimenticata la password e non posso entrare con il mio...meno male che è sabato!!!!
Buon fine settimana a tutti
Bibbi

Anonimo ha detto...

Però visto che non mi ricordo più la pws potrei utilizzare quest'altra opzione..vediamo un pò... Sicuramente, ti sto facendo venire il mal di testa!!!

*paraffo* ha detto...

Su tuo esserti dimenticata la password nulla posso, cara Bibbi, se non suggerirti di richiederla al sito.

Sul fatto che entri come Andrea, ti ricordo che tutti i siti hanno il log-out oltre al log-in e, generalmente è indicato il nick con cui, in quel momento, sei loggata.

Allora, se vedi che non è il tuo, devi USCIRE e rientrare.

Comunque, Bibbi, mi fa sempre piacere che tu venga sia come Bibbi che come Andrea.

Buon sabato, amica mia , ciao! +flo+

*paraffo* ha detto...

Geniale, la mia amica Bibbi! Bravissima! +flo+

Bibbi ha detto...

SSa SSa prova

Bibbi ha detto...

prova

Bibbi ha detto...

evvaiii.. abbiamo risolto il problema, da oggi non intaserò più i tuoi commenti con i miei piccoli inconvenienti informatici :))))

*paraffo* ha detto...

Non preoccuparti, Bibbi ... intasami quanto vuoi.

Comunque sono lieto tu abbia risolto!

Sto ascoltando alcune delle registrazioni delle intercettazioni di Saccà, sul sito dell' Espresso.

Perchè non riesco ad andare oltre le prime battute?

Che io sia afflitto dal "brutto male" che non mi interessa il gossip?!!!

Comincio ad essere preoccupato ....

Bibbi ha detto...

Paraffo, guarda... ora ho anche la foto, così ti faccio passare ogni preoccupazione :))

*paraffo* ha detto...

Chissà dove l' hai messa la foto, Bibbi, qui non c'è.

Mi viene in mente ora che devi andare nel tuo profilo e autorizzare il fatto che sia pubblico, cioè visibile!

Bibbi ha detto...

Proviamo ora.... Sto sulla buona strada per diventare il tuo incubo peggiore, vero?

*paraffo* ha detto...

Be', bibbi, forse prima della tua fotina!

Ora che ti ho vista, la parola "incubo" è del tutto fuori luogo!

Oddio, è vero che è minuscola e i miei occhiali ormai andrebbero cambiati, ma .....

Se ti venisse voglia di mandarmi la foto originale, il mio indirizzo email lo troveresti nel mio profilo.

Ciao mia (forse) bella amica .... +flo+

Nico ha detto...

Ora che c'è la foto mi dichiaro più che mai disponibile al famoso festino proposto da andrea ;-) hai un naso davvero carino :-)

Bibbi ha detto...

Grazie Nico :))))