(nella foto: paraffo quando scrive di giustizia)
Stavolta mi tocca essere d' accordo col vice-papa di via Solferino anche se il pulpito da cui predica mi pare quantomeno sospetto.
Il Circo mediatico-giudiziario continua a fare strage di verità e di esseri umani ed io continuo ad indignarmi, per questo. Ricordo che, quando scoppiò la faccenda della "clinica degli orrori" scrissi, sul mio o su un altro blog: "Calma, ragazzi, le accuse sono ancora tutte da verificare".
Paraffo è un genio, un super uomo, un vate, una astrologo? Paraffo legge le carte o i fondi del caffè?
No! Credetemi sulla parola, paraffo è un pirla qualsiasi che ha un solo pregio: diffida, per principio, delle autorità costituite, delle etichette, dei galloni sulle maniche, dei titoli altisonanti e di tutti coloro che, investiti di una responsabilità, non dimostrino COI FATTI di essere all' altezza di sostenerla.
Che un laureato in legge (oltretutto in una italica università in cui un 28 non si nega a nessuno, neppure ad un semianalfabeta come Di Pietro) faccia un risibile concorso e diventi magistrato con potere di vita o di morte su altri cittadini e che nessuno lo controlli o lo sindachi perchè i controllori appartengono alla stessa casta di intoccabili, è qualcosa che "grida vendetta al cospetto del Signore"!
Ma, senza scomodare la bibbia, è qualcosa che dovrebbe ripugnare a qualsiasi cittadino di questo paese, se solo si prendesse il disturbo di usare il cervello proprio, invece che quello dei politici d' accatto in cui crede ciecamente.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: il nostro sistema giudiziario va raso al suolo e ricostruito dalle fondamenta, perchè - così com'è - è un cancro le cui metastasi distruggono tutti i settori della nostra società.
Io sogno un paese in cui ogni Ministero abbia il suo corpo di investigatori interni, la sua "Disciplinare", come la chiamano nei telefilm polizieschi americani, che persegue i dipendenti pubblici infedeli e le anomalie dei settori di cui quel ministero ha la responsabilità.
Sogno un paese in cui, quando un operaio cade da una impalcatura, o un medico uccide un paziente per imperizia, o un funzionario prende le mazzette, non debba sentire dire, dalla TV che "è intevenuta la magistratura", questa piovra onnipresente e incapace che fa di questo paese una repubblica delle banane.
Voglio che ogni Ministero abbia il suo manipolo di sceriffi che svolga le sue indagini con la perizia che deriva dalla sua specializzazione e che, di fronte all' accertamento di un reato, lo denunci al PM che istruirà il processo il giorno dopo, perchè non ha altro da fare che esaminare le prove già raccolte da persone COMPETENTI e non da loro medesimi che, della materia specifica non sanno nulla!
Ma vi pare che un laureato in legge possa essere competente in tutto lo scibile umano, quando probabilmente sa poco anche di diritto?!!!!
Vi pare che un laureato in legge possa indagare su un medico o un architetto o un finanziere o un calderaio o un taxista che ha commesso un errore colpevole o colposo nel suo lavoro?
E che le sue incompetenti conclusioni posso rovinare la vita di un uomo e della sua famiglia?
Ma non lo trovate pazzesco, immorale, ingiusto, paradossale?
Ma se anche questo laureato in legge fosse diligentissimo, studiosissimo, onestissimo, coscienziosissimo, non rimarrebbe pur sempre un uomo e, come, tale condannato all' errore? E allora vi pare possibile che un essere fallibile possa agire senza alcun controllo e possa godere dell' immunità, quando sbaglia?
La verità è che noi ci crediamo "civili" perchè usiamo i cellulari invece dei segnali di fumo, per comunicare, ma siamo in realtà dei selvaggi senza rispetto per noi stessi e per gli altri!
Scusate i toni, ma questo argomento mi fa schiumare dalla rabbia, perchè è paradigmatico di tutti i mali di questo disgraziato paese.
L' Amministrazione della giustizia è la cartina di tornasole della civiltà di una nazione e infatti l' Italia NON è un paese civile!
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17 commenti:
paraffo...
dimentichi che dietro ad un laureato in legge che "giudica" un medico o un finanziere c'è sempre la necessità di avere uno o più consulenti.
Consulenti non sempre scelti con procedure trasparenti.
Ti faccio un esempio stupido?
In questo momemnto sono indirettamente coinvolto in un processo, mia nonna è caduta rompendosi il femore.
La struttura presso cui era ospite non vuole riconoscere il danno, tantomeno la loro assicurazione. Dopo anni e perizie mediche di parte si è arrivati al dunque, il medico designato dalla corte verrà a fare la sua perizia (pagato da me circa 300 Euro) il mio medico di parte (scelto tra quelli suggeriti dall'avvocato) verrà a dare il suo parere su quanto constatato dal collega (250 Euro se d'accordo, 350 se non d'accordo).
Vuoi lasciare forse senza pane questi poveri consulenti???
Appunto, consulenti che, gurda caso, sono di parte: se non confortano la tesi del "laureato in legge", perdono il lavoro e infatti la confortano immancabilmente.
Comunque, Nico, il nocciolo della questione non è l' imperizia del laureatino di turno, ma il fatto che nessuno lo addestri e nessuno lo controlli.
Ma tu hai notizia di qualche altro mestiere in cui chi lo esercita non abbia nessuno che ne controlli l' attività?!
Io no ....
il presidente dell'IDV e il segretario del PD? :-p
C' è poco da ridere, amico mio, questo è un argomento su cui non riesco ad essere spiritoso.
Me ne dolgo perchè dimostro di essere meno intelligente di quel che mi piacerebbe credere, ma è così, purtroppo! :-(
paraffo, per usare una frase fatta "si ride per non piangere", ti ho già raccontato di un mio amico "vittima" di un PM, ma non è il solo proprio poche settimane fa un mio caro amico si è visto processare con l'accusa(con tanto di sputtanamento sui giornali) di aver chiesto favori sessuali nello svolgimento delle sue funzioni... inutile dirti che conoscendolo da 20 anni molto bene non ho dubbi sulla sua innocenza, eppure un pm in cerca di notorietà ha pensato di dare ascolto a chi lo accusava
Sul fatto che debba esser controllato il lavoro della magistratura ti do pienamente ragione, Paraffo, sul fatto che debba dipendere così direttamente dai ministeri ho qualche dubbio, invece, perché a questo punto mancherebbe controllo su di loro, che si ritroverebbero un potere enorme in mano, esecutivo e giudiziario (per non parlare di quello legislativo, dato che il parlamento è ormai ridotto a appendice del governo, pieno di addestratissimi pappagalli). Sulla questione del saperne o meno di un determinato campo, poi, mi sembra esagerato, anche i ministeri come la magistatura si affidano alle consulenze tecniche: nessuno può saper tutto di un argomento, la bravura (quando c'è) del magistrato sta nel fare il suo lavoro (sulla base delle leggi) insieme ad altri più competenti nei rispettivi settori. Che poi è quello che avviene in qualunque settore lavorativo in cui si opera in squadra, no?
Quando c'è il sesso di mezzo, caro Nico, io non metterei la mano sul fuoco nemmeno su me stesso ...
Voglio dire che, in fatto di sesso, nessuno può conoscere bene nessun altro e tantomeno può farlo un PM!
Comunque, anche se il tuo amico fosse innocente, ormai è sputtanato ....
Sta cosa mi fa venire in mente che, da quando la stampa ha enfatizzato il problema pedofilia, ogni volta che mi capita di incontrare un bambino in qualche luogo pubblico, mi guardo bene dal fargli ganascino e neppure di rivolgergli la parola, anche coi genitori presenti ....
Metti di incontrare un genitore fuori di testa che ti accusa di molestie e sei fottuto ....
Tu dirai: ma perchè devi fare ganascino ad un bambino che non conosci? Ed io rispondo: perchè si è sempre fatto così, perchè i bambini fanno tenerezza, rallegrano, viene voglia di accarezzarli, di sorridergli .. o di prenderli a calci nel sedere se frignano o disturbano!
Vabbè, lasciamo perdere:questo è il progresso, babies!
Io non ho mai detto che la "magistratura" giudicante debba dipendere dal governo, Cloro! Ci mancherebbe altro!
Sono i PM che devono dipendere dal potere politico democraticamente eletto, come succede in tutti i paesi democratici e liberali.
Quanto ai consulenti, ho già detto a Nico che le loro consulenze, guarda caso, confermano sempre le tesi accusatorie, quindi evidentemente qualcosa non va....
che qualcosa non vada è ovvio
Sulla separazione PM e magistratura giudicante il tuo post non è così chiaro o son io che son proprio tonto a leggere,parli di dottori in legge che diventan magistrati con potere di vita o di morte, questo mi sembra più il ruolo del giudice che quello del PM. A lui spetta accusare ma le sue tesi posson esser sempre smentite e nel nostro ordinamente vige la presunzione d'innocenza, non ha imho tutto questo "potere".
Resta tuttavia ovvio che nessuno giudichi il suo operato. Tu se ho capito bene, ora, proponi che il PM (e solo lui) dipenda dal governo, come accade in altri paesi democratici (non tutti, non confondiamo le acque, dipende molto dalla propria storia il proprio ordinamento giuridico, nel mondo esistono due grosse scuole, quella latina e quella anglosassone, che si ritrovano "pure" in italia e inghilterra (e USA), ma variamente mescolate nelle altre nazioni).
Io non condivido, ma capisco che possa esser una soluzione. La mia, e che non dovrebbe valere solo per i PM ma per tutti i dipendenti statali, è quella di stabilire dei criteri di valutazione per evitare tutti gli atteggiamenti peggiori, dal fancazzismo al protagonismo.
Tu se ho capito bene, ora, proponi che il PM (e solo lui) dipenda dal governo
ORA propongo?!!!
Credevo che fossi un mio lettore abituale, amico Cloro.
Sull' argomento ho scritto tre milioni di post, quindi mi scuserai se non mi ripeto e non ti rispondo, vero? :-P
Buona giornata, amico, ciao!
forse non mi son spiegato bene io
avevo messo "ora" fra virgole perché volevo fosser riferito al "se ho capito bene", non al "proponi"
Equivoci chiariti per entrambi, ora, spero!
Speri bene, amico mio!
Ciao!
Se son chiariti ti va di rispondermi al perché, secondo te, non basta introdurre criteri di valutazione per tutti i dipendenti statali?
Mi piacerebbe confrontarmi su questo, è n'idea di cui parlano in pochissimi
1) Un PM non è un dipendente statale qualsiasi, Clero, perchè da lui dipende la libertà o la privazione della libertà dei cittadini
2) Il problema non è "stabilire i criteri di valutazione", ma stabilire chi ha il controllo dell' applicazione di questi criteri. Attulmente è il CSM che, in tutta la sua storia, non ha mai espulso un magistrato. Neppure quello che ha tardato di otto anni la presentazioni delle motivazioni della sua sentenza. A quanto ne so, lo ha invitato a dimettersi e quello ovviamente non lo farà ...
Quando si dispone di una funzione pubblica, una qualsiasi, il controllore deve essere a sua volta controllato da qualcuno no?
In democrazia, il controllore ultimo è l' elettorato.
Dunque se una funzione pubblica non risponde neppure all' elettorato, vuol dire che non risponde a nessuno e questo è fonte di soppruso certo della serie: ok, sei stato eletto, durante il tuo mandato operi male, sbagli, rubi o quant' altro ma, alle prossime elezioni, ti castigo e ti mando a casa.
I magistrati non possono essere mandati a casa DA NESSUNO e questo non va, non può andare ....
Dal PM non dipende la libertà di un cittadino. Il PM è il magistrato che si occupa di formulare l'accusa e di condurre le indagini assieme alla polizia; ma a decidere di condanne, mandati e sentenze sono i giudici. Non è il caso di confondere i ruoli.
Luca, amico mio, se contassi fino a 10 prima di precipitarti a scrivere la prima cosa che ti viene in mente, mi faresti cosa davvero grata, cioè non mi obbligheresti a scrivere ovvietà.
Inoltre, l' uso di un tono saccente nei confronti di qualcuno che quasi sicuramente ne sa più di te è irritante, oltre che ridicolo.
I giudici giudicano chi viene rimandato a giudizio ed è il PM che, insieme al GIP, decide chi deve essere sottoposto al giudizio e, quindi, E' LUI che decide del destino delle persone, cioè se farle processare o meno! E, mentre decide, ha il potere di tenere in galera il "possibile" reo.
Un delinquente abituale (o uno che sa di essere colpevole) se ne frega del carcere preventivo, ma un innocente NO! La galera distrugge la vita di un innocente, non lo capisci?!
Il giudice giudicante conferma o respinge le tesi accusatorie ma lo fa in un processo che si svolge mesi o anni dopo e in cui il difensore e l' accusatore non godono della stessa autorevolezza agli occhi del giudice.
E come se questo non fosse già aberrante, il giudice giudicante e quello inquirente sono colleghi e spesso capita che, nel CSM, l' uno decida della carriera dell' altro.
Roba da terzo mondo, insomma!
Chiudo pregandoti di tener conto delle mie osservazioni iniziali, perchè io non intendo fare di questo blog un luogo di inutili bla bla che servono solo a soddisfare il narcisismo di chi passa per caso ed esterna tanto per dar fiato alle tonsille, cioè senza riflettere.
In questo blog l' unico narcisista sono e devo restare io. :-)
Ti ringrazio. Ciao!
Sul fatto che le cose non vadano, ti ripeto, hai pienamente ragione, vorrei solo che la stessa severità fosse applicata, che so, agli insegnanti, che se sbaglian loro mandano in malora una generazione
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