venerdì 20 giugno 2008

Due protagonisti del teatrino della politica: Minniti e Folli.

Sul Sole 24Ore di ieri, Massimo Folli tesse un panegirico di Tremonti, non tanto nel merito dei provvedimenti della finanziaria che nessuno ancora conosce ma di cui tutti parlano come se li conoscessero (teatrino del giornalismo politico, ancora peggiore di quello della politica), quanto nel metodo, che costituisce una vera rivoluzione, una vera svolta, una vera novità epocale.

Naturalmente, Folli paga il consueto tributo alla ormai incancrenita attitudine all' antiberlusconismo, frammezzando le sue lodi con accenni alle leggi ad personam e ponendosi il falso problema del tipo di opposizione che il PD sarà in grado di esercitare.

Perchè, quest' ultimo è un falso problema?

Tenterò di spiegarlo, cominciando col raccontarvi cosa mi è capitato stamattina.

Ore 7,45. Accendo il mio adorato iMac, lancio il programma che mi consente di guardare i programmi TV sullo schermo del computer, mi sintonizzo sul la7 e mi compare il faccione angelicamente mefistofelico di La Russa che risponde al saluto del giornalista che conduce la rubrica di Omnibus dedicata alla politica.

La telecamera inquadra subito dopo un cordialissimo Minniti e già sento una punta di nausea non imputabile al caffè latte che sto sorseggiando.

Il volto che viene inquadrato subito dopo è quello di Piero Sansonetti, e allora dimentico la nausea, anzi, sorrido: questo vetero comunista mi è davvero simpatico e poi è appena stato dal barbiere! Capello corto al posto della solita zazzera sessantottina, barba  ridotta a qualche millimetro, giacca bianca e persino la cravatta. Ipotizzo che abbia un "movimento" con qualche bella redattrice de la7. Chissà? 

Stacco della telecamera sul secondo giornalista invitato a partecipare: Giordano, il direttore del Giornale, in collegamento da Milano. Il sorriso scompare dalla mia faccia. A parte quell' insopportabile vocina sottile, a me Giordano non piace proprio come giornalista: agli esordi della carriera prometteva assai bene, forse perchè fresco della scuola di Montanelli. Crescendo si è guastato, del maestro gli è rimasto solo il gusto per le battute spiritose ma, dietro di esse, niente ....

Vabbè, inizia il dibattito. Argomento: il decreto salva-Berlusconi.

Un' ora e  un quarto di BUGIE da parte di Minniti, incapace di dire altro che BUGIE PALESI e ripetendole malgrado lo sbugiardamento puntuale messo in atto da tutti gli altri partecipanti, compreso Sansonetti!

Uno spettacolo pietoso, credetemi sulla parola.

Che Folli, nel suo editoriale, si sia chiesto che tipo di opposizione sarà in grado di fare il PD, dimostra solo che i giornalisti della grande stampa sono essi stessi attori e protagonisti del grande, immenso, inutile, inconcludente, stucchevole TEATRINO DELLA POLITICA, in cui vengono presi seriamente dei personaggi (di entrambi gli schieramenti) che seri non sono, personaggi che non solo non andrebbero intervistati, ma neppure indicati per nome.

E pensate che Minniti è uno dei big del PD ....  Roba da n.o.n credere e a cui non crederei, infatti, se avessi vent' anni, cioè se non avessi, sul groppone, 50 anni di conoscenza della qualità di questa gentaglia.

Gentaglia che ha una sola giustificazione: essere lo specchio fedele del popolo che rappresenta ....

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