martedì 15 aprile 2008

Veltroni: onore al merito!

TOTALE BERLUSCONI 46,8% 340 seggi

PdL 37,4% 272 seggi
LN 8,3% 60 seggi
MPA 1,1% 8 seggi

CASINI 5,6% 36 seggi

TOTALE VELTRONI 37,5% 239 seggi

PD 33,2% 211 seggi
IDV 4,4% 28 seggi

Certo che un Parlamento così composto è davvero bello, almeno per i miei gusti. Anche a percentuali invertite mi sarebbe "esteticamente"piaciuto, ma così è "bellissimissimo" assai!!

Dobbiamo tutti, secondo me, essere grati a Veltroni per questa semplificazione del quadro politico. Il fatto che sia stata una sorta di scelta obbligata, visti la follia concettuale dell' operazione Unione e il governo disastroso che quella follia aveva prodotto, non gli toglie il merito: avrebbe potuto fare scelte sciagurate e non le ha fatte.

A Veltroni dobbiamo essere grati anche per un altra cosa: l' aver contribuito ad estromettere dal Parlamento la sinistra Arcobaleno.

Ieri ho sentito i politici di TUTTI gli schieramenti stracciarsi le vesti per la sparizione, dal parlamento, dei vecchi arnesi del comunismo. Secondo me è stata una bella dimostrazione che la Casta esiste. I colleghi rimasti in Parlamento hanno solidarizzato con i colleghi estromessi!

Qualcuno si è giustificato paventando il pericolo che una sinistra estromessa dal Parlamento possa essere tentata dall' idea di percorrere altre strade, tipo il brigatismo rosso. Balle! Gli ultimi assassinii perpetrati dalle BR sono avvenuti poco tempo fa, quando i comunisti erano saldamente in Parlamento. Ed anche i primi erano avvenuti quando il PCI era il secondo partito in Parlamento.

Io credo che l' estromissione dal Parlamento della Sinistra sia il primo segnale tangibile che questo paese possa finalmente diventare "normale".

Dunque, sia resa lode e manifestata gratitudine a Veltroni, che questa impresa ha contribuito a realizzare.

Se ora Walter riuscirà a non farsi disarcionare dai suoi compagni di partito, malgrado la sconfitta così sonora, e se, soprattutto, dimostrerà che credeva veramente alla svolta liberale, riformista, meritocratica e rispettosa dell' avversario che ha predicato in campagna elettorale, bè allora potremo cominciare a credere seriamente che l' Italia possa diventare un paese civile.

Purtroppo (o per fortuna) ci vorrà poco, pochissimo tempo, perchè noi possiamo capire se resterà in sella e se, rimastoci, imboccherà la strada giusta.

0 commenti: