mercoledì 30 luglio 2008

Tutta la verità sulle bugie degli ex-comunisti

E' davvero gratificante, per me, trovare, condensato in un solo articolo di giornale, tutto quello che ho cercato di dire, in questi mesi e su questo blog, a proposito della inaffidabilità della sinistra, sia quando sta al governo che quando sta all' opposizione, sia nel passato che nel presente, insomma: SEMPRE.

Questo "miracoloso" articolo è comparso, sotto forma di editoriale a firma Panebianco, sul Corriere della Sera di domenica scorsa.

Consiglio la lettura a tutti quelli che, come i miei amici Andrea e Nico, ancora si chiedono, affranti e/o incazzati, come possano essere tanto bugiardi gli ex comunisti.

Panebianco lo spiega dettagliatamente e con maggiore chiarezza di quanto sia mai riuscito a fare io.

Buona lettura.

Add to Technorati Favorites
HOME

2 commenti:

Andrea ha detto...

La coerenza non sanno dove sia di casa lorsignori. La bugia per loro è "il metodo": i loro padri spirituali, i loro irriducibili eroi della resistenza strappavano civili inermi dalle braccia dei loro cari con la scusa di millantati interrogatori e li facevano sparire nei boschi o nelle acque dei fiumi negando poi di averli accoppati. Ci sono famiglie che ancora cercano le ossa dei propri cari. E gli assassini non solo sono rimasti impuniti, alcuni anzi molti di loro ce li siamo trovati per 60 anni nei gangli delle istituzioni, anche "molto in alto", anche "nel posto più alto che c'è".
Piccolo aneddoto. Nei primi anni 80 si andava con la famiglia in vacanza a Ponza, a quei tempi non era l'isola dei vip e tali sogiorni erano a strettissimo contatto con i vecchi pescatori dell'isola. Ho passato giornate ad ascoltare i loro racconti, in particolare mi rimase impresso quello relativo al tanto amato presidente partigiano (o partigiano come presidente citando Toto Cutugno), il quale, confinato sull'isola da Mussolini si distinse per atti particolarmente meritori. Tanto meritori da essere definito "il ras dell'isola", una sorta di capo mafia ante litteram specializzato nell'organizzare riscossioni di pizzo in cambio di protezione da "incidenti".
Tornando al 2008 ed al tema del post, mi ha particolarmente confortato assistere all'incoronazione di Paolo Ferrero, l'ex ministro col pugno chiuso che ha accusato i vecchi dirigenti del suo partito di aver tradito la fiducia ed il mandato dei propri elettori durante il governo Prodi; ma dimenticando che di quel governo lui era ministro.
Sui 2 pesi e 2 misure poi basta ed avanza l'esempio più recente: Ottaviano Del Turco ha avuto maggior sostegno da Berlusconi che non dagli esponenti e dirigenti del suo stesso partito. Qualcuno fa, giustamente, notare che Del Turco ha su di sè l'incancellabile macchia di essere stato socialista. Ora però è (era?) PD. Hanno fatto gran comodo i suoi servizi ed i suoi voti per la conquista dell'Abruzzo.
Ecco perchè:
A) Mai fidarsi dei sinistri.
B) Altro che dialogo, andrebbero esiliati con sospensione del passaporto italiano.
C) Provo repulsione fisica per costoro.
D)C'è un solo uomo che mi fa sentire degno di essere italiano e si chiama Silvio Berlusconi. Il resto è fuffa: umana ed ideologica.

Scusa la logorroicità...torno a studiare:) Divulgazione, divulgazione, divulgazione!

Anonimo ha detto...

È sempre un piacere leggere gli articoli di Panebianco, sui quali si può o non si può essere d'accordo, ma che almeno t'invitano sempre a riflettere, a pensare non per partito preso. Come in questo caso, che è l'esemplificazione di cosa i libri storici (tutti per la maggior parte a firma di persone vicine alla sinistra) fanno finta di non conoscere.

Un gran bel pezzo, al quale troppa gente fa spallucce, perché cadere col sedere per terra dal piedistallo del "moralmente superiore" sul quale ideologie di cui vantarsi ben poco lo hanno schiaffato fa sempre male. Loro vanno avanti a valium e pasticche del "non ricordo" (almeno non hanno problemi del doppio pesismo, perché per loro ciò che è successo ieri è come se non fosse accaduto), degni eredi della più becera propaganda comunista, di cui d'altronde 3/4 del PD facevano parte, a cominciare dal loro leader Uolter Ueltroni, the Shadow Premier of Shadow Cabinet, molto shadow poco cabinet, o meglio ancora, poco shadow e molto "c"abinet(to)...

Per Andrea: se fossimo in forum farei doppio "quote" di A, B, C, D e tutte le lettere che vengono dopo...

Un saluto a paraffo ;)