lunedì 25 agosto 2008

Il colombo Furio e la coccinella Concita

Come ben sanno i frequentatori di questo blog, paraffo legge raramente il Giornale di Berlusconi (Paolo) e rarissimamente lo cita, ma oggi deve fare una eccezione e invitarvi alla lettura di ben due articoli a loro modo straordinari e, anche, divertenti.

Il primo è di Giancarlo Perna ed è dedicato a Furio Colombo, il grande odiatore di Berlusconi.

Il tratto interessante di questo pezzo non è politico, in senso stretto, ma sociologico perchè l' autore, descrivendo la carriera di Colombo, ci regala il ritratto di un tipico intellettuale italiano della prima repubblica.

Colombo è - a mio parere - il simbolo di quell' Italia finto-cattolica, finto-atea, finto-marxista, finto- fascista, finto-liberale, finto-capitalista, insomma, finto-tutto che io disprezzo totalmente e che mi auguro (forse ingenuamente) stia per tirare le cuoia, sempre che il centro-destra, stavolta, abbia le palle di seguire Berlusconi, l' unico che, volendolo, abbia la capacità di liberarci da questo incubo che dura da 80 anni (e oltre).

Il secondo articolo è di Polo Guzzanti ed è dedicato al nuovo direttore de l' Unità, Concita De Gregorio.

Questo pezzo è interessante politicamente, invece, in quanto - attraverso le vicende direttoriali di quel giornale - descrive lo stato di sfascio in cui versa il PD veltroniano, stato di cui noi di destra dobbiamo gioire sì, ma fino ad un certo punto, cioè ben poco.

Come dice lo stesso Guzzanti, una democrazia deve viaggiare su due gambe. Oggi viaggia su una sola, quella del centrodestra. Dunque, non viaggia, ma zompetta come sempre.

I teatrinanti della politica continuano a trastullarsi - persino quando stanno in vacanza - enumerando le Repubbliche, chiedendosi se siamo nella seconda o già nella terza.

A me pare che siamo ancora alla prima: è dal 1948 che esiste una maggioranza ma NON non esiste una opposizione. Così era e così è tutt' ora.

Dunque, a mio avviso, potremo parlare di SECONDA Repubblica solo quando esiterà anche una opposizione capace di andare al governo a sua volta e governare davvero.

Insomma, è mia opinione che, senza una opposizione VERA, anche una maggioranza non può governare DAVVERO.

L' articolo di Guzzanti ha il merito di farci sapere che, a tutt' oggi, di una vera opposizione non si vede neppure l' ombra e di farcene - giustamente - preoccupare.

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10 commenti:

Andrea ha detto...

Ben tornato:o)

*paraffo* ha detto...

Grazie, amico mio. Ben trovato!

Nico ha detto...

Buongiorno caro Paraffo,

sono rientrato oggi anche io (il PC a casa è ancora in panne e riesco solo a connettermi col portatile dell'ufficio).

L'estate porta consiglio, credo che se non cambieranno le cose, mi limiterò a commentare sui blog degli altri.

Esporsi in prima persona porta ad essere fraintesi o addirittura sospettati di collusioni con questo o quel politico corrotto (e magari già morto da tempo e sepolto lontano dall'Italia).

A questo aggiungi l'empasse nella nascita del nuovo partito (il nostro blog era nato proprio augurandosi una veloce creazione del PDL).

Mi dedicherò al territorio, almeno qui le persone ti insultano direttamente vis a vis ;-)

*paraffo* ha detto...

Bentornato Nico!

Ricordi che mi ero chiesto come potesse fare politica di partito una persona limpida e per bene come te?

Bene, il mio dubbio era fondato!

Quindi, condivido perfettamente la tua decisione ...

Un abbraccio. Ciao!

Nico ha detto...

Però se ci pensi è un controsenso...

la politica la dovrebbero fare le persone limpide (occhio, limpide non vuol dire ingenue, ho anche io la mia dose di avvedutezza) e per bene...

Invece ti trovi a confermare che una persona limpida non può fare politica di partito.. che amarezza, se mi verrà voglia scriverò a Berlusconi, una bella lettera a mano con la mia pessima calligrafia :-)

Andrea ha detto...

Pour toi:)

*paraffo* ha detto...

Grazie.Andrea ....

*paraffo* ha detto...

"la politica la dovrebbero fare le persone limpide"

A me, caro Nico, piacerebbe sapere da dove hai tratto questa convinzione che non ha alcuna base concreta, nè storica nè, tantomeno, logica.

Qualcuno ha definito la politica - a ragione - come l' arte del compromesso.

Le due parole, limpidezza e compromesso, rappresentano una contraddizione in termini, non fosse altro perchè coloro che scendono a compromessi devono farlo nascostamente, pena lo sputtanamento agli occhi dei rispettivi sodali che si aspettano, come fai tu, limpidezza persino nei compromessi .....

In parole povere: la gente si aspetta che i politici siano limpidi quando , in politica, la limpidezza è IMPOSSIBILE.

Il politico che dovesse praticarla sarebbe un pessimo politico, così come sarebbe un pessimo avvocato quello che praticasse l' onestà, un pessimo generale quello che praticasse la lealtà, un pessimo chirurgo quello che praticasse la pietà ecc ecc ecc...

Capitttto mi hai?

Nico ha detto...

Le due parole, limpidezza e compromesso, rappresentano una contraddizione (...) si aspettano, come fai tu, limpidezza persino nei compromessi .....

Il politico che dovesse praticarla sarebbe un pessimo politico



Paraffo compromesso e limidezza potrebbero anche coesistere, se parliamo di politica "ideale" e probabilmente in quel caso anche un politico limpido non sarebbe un pessimo politico, comunque credo che politici limpidi ce ne siano ancora...

*paraffo* ha detto...

In un mondo "ideale" caro Nico, è possibile tutto ed il contrario di tutto, ma il nostro è un mondo reale, abitato da esseri umani reali che di ideale hanno solo ... gli ideali, appunto :-)