sabato 9 agosto 2008

Controcorrente: evviva la Cina post comunista!

Quanto sdegno verso la Cina dei Giochi Olimpici, specie da destra!

Be', voglio fare il bastian contrario: a me la Cina che ospita i giochi Olimpici è piaciuta molto. 

Folkloristicamente? Sì, certo, anche folkloristicamente! 

La cerimonia è stata bellissima, la più bella che io ricordi (e, ahimè ne ho viste tante, ormai).

Ma mi è piaciuta ANCHE politicamente. Perchè? 

Perchè, secondo me, la fatidica data di ieri - 08/08/08  - segna l' inizio della fine del regime dittatoriale comunista.

Regime che già non è più comunista da un pezzo, cioè da quando ha permesso e incoraggiato in tutti i modi l' intrapresa privata.

In questo momento la Cina è governata da una dittatura di destra, che più di destra non si può. E allora ... va bene?

No, che non va bene, ovviamente, anzi, va malissimo!

Una dittatura di polizia, qual'è quella cinese, rappresenta, ai miei occhi, il MALE ASSOLUTO.

Ma, ed il MA è grande come una casa, l' apertura al capitalismo diffuso che la dirigenza cinese ha adottato contiene in sè il germe della libertà che prima o poi (più prima che poi) fiorirà.

Un' altra considerazione: nella cerimonia di ieri non c'è stato il benchè MINIMO accenno al passato comunista di questo paese. E' stato rimosso completamente ed anche questo fatto rende - a mio avviso - improponibile qualsiasi parallelismo con le Olimpiadi naziste di Berlino che furono un enorme spot del regime.

Ieri, al contrario, si è osannata la Cina delle arti, della bellezza, dell' armonia, della cultura plurimillenaria, delle invenzioni anticipatrici che sono diventate patrimonio di tutta l' umanità.

Un inganno? No, perchè la Cina è DAVVERO anche quello ed il fatto che si siano privilegiati quegli aspetti non è stata solo una furbata, ma una scelta ben precisa che dovrebbe rallegrarci tutti.

Insomma, ieri abbiamo assistito alla volontà della Cina di aprirsi al resto del mondo e al desiderio di mostrare il meglio di sè, intendo il meglio del patrimonio umano della loro nazione.

Ora non potrà più tornare indietro, dovrà cominciare ad assomigliare all' immagine di sè che ha voluto dare.

Per questo ritengo così importante prendere atto e rallegrarsi del tipo di immagine che ha voluto trasmettere .....

Ovviamente, posso sbagliare, posso peccare di ottimismo, ma una cosa è certa: le indignazioni dei mei amici di destra verso la Cina di oggi, mi fanno irritare tanto quanto mi hanno sempre fatto irritare quelle dei trinariciuti di sinistra contro i regimi dittatoriali di destra.

Mi fanno irritare perchè si tratta di indignazioni ideologiche che, come tali, prescindono dalla realtà concreta e, soprattutto, dall' ignoranza della storia che sta alle spalle di qualsiasi regime dittatoriale (così come di qualsiasi democrazia).

Per esempio, indignarsi per la mancanza dei diritti civili in un paese che ha alle spalle millenni di dispotismo assoluto in cui l' imperatore era un Dio in terra, è sciocco, è antistorico. Al contrario, bisognerebbe entusiasmarsi all' idea che le cose stiano finalmente per cambiare e darsi da fare per "aiutare" questo processo.

Aiutare questo processo vuol dire dare fiducia, tendere la mano, non girare la schiena indignati.

E' tanto difficile da capire, egregio senatore Gasparri? (Senatore che, qualche giorno fa, ha perso l' ennesima occasione di starsene un po' zitto)

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

posso essere MOLTO perplesso?

:-)

domani rientro a casa e con calma ne vorrei parlare approfonditamente ...

a presto
anda

*paraffo* ha detto...

Certo che puoi, amico Anda!

Anzi, ti aspetto con ansia ...

A presto, ciao!

Anonimo ha detto...

Paraffo:
segna l' inizio della fine del regime dittatoriale comunista.

Non ti far fregare amico mio, e' il loro eterno vizio: si travestono da vecchia nonna ma sotto ci sono sempre le zanne del lupo rosso …

Paraffo:
contiene in sè il germe della libertà che prima o poi (più prima che poi) fiorirà.

Io la penso ben diversamente: hanno l'esempio dell'impero dell'URSS che si e' sciolto nella cacca, polverizzandosi in una galassia di staterelli fuggitivi dall'Ideologia e lasciando il paese guida in mano ai mafiosi e alle puttane, hanno visto e meditato e provano una strada diversa:
prendono un piccolo (tutto e' relativo, centinaia di migliaia, qualche milione) numero di "abbastanza" fedeli, gli consentono di arricchirsi facendo i mafiosi del ventunesimo secolo: "industriali" di rapina sulle spalle di un paio di cento milioni di persone che diventeranno la versione pezzente della classe media occidentale, poi ci sono gli altri, ben oltre un miliardo di contadini e piccoli schiavi (nelle miniere col maggior numero di gravi incidenti al mondo, nelle fabbriche in cui i morti non si contano e in cui lavorano quattordici ore al giorno e quasi non ricavandone da mangiare) ma tutti questi "altri" non contano, come mai hanno avuto la minima importanza …

E i nuovi "padroni" (e i nuovi "borghesi") hanno barattato con questo insperato benessere il non preoccuparsi di votare, l'assoluta mancanza di diritti civili, le pulizie etniche dei Tibetani, degli Uiguri, dei Turchestani e di tutti gli altri, le migliaia e migliaia di giustiziati (con particolare "riguardo" a quelli in buona salute, gia' ... perche' a tutti i processandi fanno accurate analisi cliniche per pianificare cinicamente la loro scorta di organi da trapianto e sangue da trasfusioni .. e semmai i tempi del processo si accorciano …)

E i loro avversari forse cadranno nella trappola buonista salvo accorgersene quando sara' tardi (forse e' gia' tardi) quelli che proprio non vorranno arrendersi saranno comunque schiacciati con l'arma economica, rovinati e in preda a crisi profonde.

Mentre loro con questo assetto sperano in un futuro in cui essere il piu' grande e potente paese del mondo, magari per decenni o perfino secoli.
Il piu' grande e potente paese, e comunista …

Paraffo:
non c'è stato il benchè MINIMO accenno al passato comunista

rosso, rosso, tanto rosso: se non e' messaggio subliminale questo …..

Paraffo:
Per questo ritengo così importante prendere atto e rallegrarsi

Non ti far fregare Paraffo … questi sono i nostri nemici, forse i peggiori che abbiamo mai avuto

Paraffo:
indignarsi per la mancanza dei diritti civili in un paese che ha alle spalle millenni di dispotismo assoluto in cui l' imperatore era un Dio in terra, è sciocco, è antistorico.

Mi stupisco davvero … Perche'? gli Etruschi, i Romani, l'Imperatore, il Papa, i genocidi e i roghi del medioevo (e dopo …) e via via verso i giorni nostri passando dalla gigliottina a piazza del Popolo a Roma ... tutta la nostra storia ti risulta sia stata una scampagnata? (evito di proposito di parlare di pranzi di gala :-) :-) )
Noi la democrazia e i diritti civili (almeno abbastanza) ce li siamo pian piano conquistati, e facendoci un gran culo …

Paraffo:
Aiutare questo processo vuol dire dare fiducia, tendere la mano, non girare la schiena indignati.

Mi dispiace: i comunisti hanno rovinato il MIO mondo (e sono ancora da combattere, siamo ben lontani dall'aver vinto) ci hanno fatto penare, sudare sangue, hanno mezzo ammazzato o quanto meno ritardato di decenni il mondo che avremmo voluto, la loro strada deve essere quella gia' percorsa da tutti gli altri comunisti del mondo, inevitabile, e io personalmente non muovero' un muscolo per loro: rivoluzioni interne cannonate e sangue nelle strade, disastri economici, fame: devono penare un bel po' prima di venire a bussare a questa porta

Chiedilo agli ungheresi, chiedilo ai cecoslovacchi (giusto giusto quarant'anni fa: ero in vacanza, da solo, su una spiaggia deserta della Sardegna, ascoltavo la radiolina e piangevo…) chi e' stato invaso e privato della liberta' ha diritto di entrare subito a far parte del mondo civile ma chi ha causato tutto questo deve penare, deve passare almeno una generazione se non due

Non volermene Paraffo, amico mio, ma io continuo a credere fermamente in QUESTO mondo (anche se sono due vecchi a rappresentarlo): http://tinyurl.com/5md5af

Chiudo con un paio di articoli di oggi anche se penso che tu li abbia letti
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=IXHH4
e
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=IXHST
infine ti consiglio la "piccola posta" di Sofri sul Foglio di oggi per poi chiudere con un bell'articolo di Vittorio Zucconi su Repubblica, l'ho sentito leggere a Radio Radicale stamattina ma non lo trovo nelle rassegne stampa, bello davvero

mi scuso della un po' sconclusionata pappardella ma proprio non potevo farne a meno…

ci rileggeremo ma, essendoci stati alcuni avvenimenti che hanno pesantemente variato i miei programmi a breve, non sara' probabilmente prima di una decina di giorni (sempre che non trovi un internet point)

ti abbraccio

anda

*paraffo* ha detto...

Anda ha detto: mi scuso della un po' sconclusionata pappardella ma proprio non potevo farne a meno…

Gli argomenti della tua "pappardella", caro Anda, non sono affatto sconclusionati. Al contrario, sono tutti validi e condivisibili, ma ......

... ma tu non hai tenuto conto della mia argomentazione di base, quella che - a mio avviso - giustifica l' ottimismo che ho espresso e cioè che il capitalismo diffuso (attenzione, non quello di stato) porta alla democrazia, direi INEVITABILMENTE.

L' articolo del dissidente cinese che mi hai segnalato, contiene proprio questo errore di valutazione: le due "scatole cinesi" che menziona, quella politica e quella economica NON POSSONO convivere - a lungo - separatamente.

La politica è economia e l' economia è politica. Solo una cecità ideologica può, a mio avviso, far ritenere che i due aspetti appartengano a sfere diverse.

Tu dici che i comunisti cinesi hanno imparato la lezione dell' URSS, travolto dalla miseria e, quindi, inseguano il benessere per non perdere il potere.

L' ipotesi è sensata ma, ripeto, è smentita dal mio assioma: benessere e democrazia, capitalismo diffuso e libertà sono le facce della stessa medaglia. L' una non può sopravvivere senza l' altra.

Quanto all' articolo di Zucconi, mi pare che non c' azzecchi nulla col nostro discorso: lui parla dell' ipocrisia dell' ideale olimpico come espressione della fratellanza fra le genti.

Ovviamente sono d' accordo, anche se i giochi Olimpici sono nati, già nella Grecia antica che li ha inventati, come un atto ipocrita.

Le ostilità fra città nemiche si interrompevano per le gare e poi riprendevano ... tranquillamente.

Le Olimpiadi, insomma, sono soltanto una tregua e le tregue sono sempre esistite anche durante le campagne di guerra vere e proprie.

Infine, lasciami fare una osservazione sul fatto che noi ci siamo conquistati le nostre libertà civili un po' alla volta: certo, ma ci sono voluti secoli e ci siamo riusciti solo perchè l' Impero Romano, al contrario di quello cinese, è sempre stato "aperto al mondo", aperto alle religioni dei vinti, aperto ai commerci, agli scambi culturali.

Quello cinese, al contrario, è sempre stato chiuso sia fisicamente (simbolica la Grande Muraglia) che culturalmente.

E' questo che fa la differenza, caro Anda.

Allora, cerca di riflettere: se ci sono voluti secoli per far arrivare l' Occidente al punto in cui è oggi, vogliamo concedere qualche decennio alla Cina che si è appena ADESSO e per la prima volta nella sua storia millenaria, aperta al mondo?

Eccheccacchio, Anda!

Anonimo ha detto...

paraffo:
L' ipotesi è sensata ma, ripeto, è smentita dal mio assioma: benessere e democrazia, capitalismo diffuso e libertà sono le facce della stessa medaglia.


mi limito a questo punto, il centro del discorso sta in quel "diffuso", secondo me stai commettendo un errore di scala: i cinesi sono, ufficialmente, 1.3 miliardi ma e' opinione diffusa che in realta' siano anche piu' di 1.5 miliardi, il "benessere" e' limitato a non piu' di duecento, trecento milioni fra diretto e indotto, gli altri, tutti gli altri, stanno malissimo e non e' ipotizzabile che quella stessa svolta idustriale e commerciale possa estendersi a tutti perche' la produzione d'energia (ottenuta anche schiavizzando "gli altri" oppure provocando sconquassi nel mondo, dal Darfur all'America latina) non potrebbe crescere delle ben sei-sette volte necessarie per consentire anche agli altri cinesi di passare da un regime di vita al limite della sopravvivenza ad una fase industriale

e quindi hanno deciso che i piu' pericolosi, i piu' istruiti, alcuni abitanti delle citta', avessero un contentino per non porsi troppe domande e creare problemi, e li hanno fatti cosi' diventare due o trecento milioni di "soldati" fedelissimi: non e' in loro che bisogna sperare perche' sono proprio loro i piu' feroci difensori dello stato di cose da mantenere assolutamente immobile !!

Se in qualcuno possiamo sperare e' negli altri, sperare in quella inevitabile evoluzione (ce lo hano insegnato loro comunisti, no? :-) )per cui prima o poi un miliardo e duecento milioni di diseredati affamati capiranno che basta sputare tutti insieme e ... li affogano :-)
affogano il partito e quei due o trecento milioni che ora sono a tutti gli effetti loro nemici di classe

... e l'assurdo e' che li ha creati il comunismo ......


ti abbraccio, ci si legge fra una dozzina di giorni
anda