Questa è la tesi che sostiene oggi Ilvo Damianti, su Repubblica, analizzando i flussi elettorali da Tangentopoli in poi e sondaggi recenti.
Mi auguro che abbia ragione, anche se i giovani, in Italia, sono meno numerosi dei vecchi e, quindi, questo supposto abbandono non è, a breve, determinante.
Il fatto è - secondo me - che, in Italia, di sinistra ce n' è sempre troppa, non in termini quantitativi ma qualitativi.
Finchè l' intellighenzia (professori universitari e non, giornalisti, scrittori) continuerà ad essere monopolio della sinistra, la destra - sia pure maggioritaria in termini numerici - rimarrà in soggezione e continuerà a fare la fronda contro i suoi stessi leaders, Tremonti, Bossi, Berlusconi.
Non so quanto ci sia di vero, nella vulgata dei giornali di questi giorni, che i ministri stiano litigando con Tremonti per il rigore che vuole imporre al bilancio dello Stato ma, se è così, allora vuol dire che la sinistra sta continuando a condizionare la destra .....
Pare, insomma, che la destra al e di governo non si sia ancora resa conto che i nodi di 40 anni di mal governo democristiano-marxista stanno venendo al pettine tutti insieme e che non esiste altra ricetta che tagliare indiscriminatamente le spese.
Il che, in soldoni, vuol dire che la spesa per lo stato sociale DEVE essere ridotta, in questo paese, volenti o nolenti.
D' altra parte chiunque sia dotato di un minimo di buon senso, sa benissimo che il nostro caritatevole stato sociale viene finanziato, da decenni e decenni, ricorrendo al debito pubblico.
Se Governo e maggioranza credono di poter risanare la situazione fallimentare di questo Stato continuando a godere del favore popolare, bè, lasciatemi dire che non hanno capito la drammaticità della situazione.
Che non la capisca la sinistra direi che è naturale (vista la loro "antipatia" per la realtà dei fatti) ma che non la capisca la destra al governo fa venire i brividi ...
La destra non può lasciare Tremonti da solo, in questo frangente, e deve trovare il coraggio morale e civile, direi persino patriottico, di dire a voce alta che ci aspettano anni "di lacrime e sangue", pena il fallimento definitivo dello Stato.
Insomma, dobbiamo PER FORZA smettere di vivere al di sopra dei nostri mezzi ed è bene che questo venga detto chiaramente da chi ha la responsabilità di governarci.
Ad un Bersani che afferma che le entrate dell' IVA sono diminuite del 7% perchè il governo di destra sta favorendo il ritorno dell' evasione fiscale, va risposto prima con una pernacchia di italica espressività ma, poi, con un discorso chiaro e limpido, cioè dicendo agli italiani la verità sul reale stato della Nazione.
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2 commenti:
"Insomma, dobbiamo PER FORZA smettere di vivere al di sopra dei nostri mezzi "
Eccolo il punto focale!!!
Secondo i fautori del disastro italiano siamo un paese di precari che non arriva alla terza settimana...ma la quarta la passa in villeggiatura! Bollini neri rossi e blu, non si parla di altro in tv, credevo fosse solo propaganda mediatica ma più di un amico mi ha confermato che è pressochè impossibile trovare una camera d'albergo libera in questo periodo. E l'Ipod impazza...
Tremonti non si deve fermare, deve anzi rompere le ossa ai nostri cari connazionali professionisti del chiagni e fotti.
Tutti a casa, ma a partire da ognu no di noi, è troppo facile scaricare sempre la colpa sugli altri, politici compresi.
Auspico vivamente un aumento della benzina a 50 euro al litro!
Parole sante, amico mio ....
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