lunedì 30 giugno 2008

Polito: Scalfari racconta un sacco di balle.

Questo che vi segnalo, è uno di quegli articoli che mi riconciliano con la vita (politica). Si tratta dell' editoriale del direttore del Riformista, Antonio Polito, che sarà pure di sinistra ma, prima, è uomo intellettualmente onesto ...

Al di là delle sacrosante verità che elenca nel suo scritto, Polito sputtana il moralismo d' accatto della gente di sinistra, moralismo truffaldino di cui Scalfari è maestro.

Buona lettura!


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Veltroni: "Pensare la laicità al futuro"

La frase del titolo è espunta dall' articolo di Walter Veltroni pubblicato ieri dalla Stampa.

Mi pare una frase emblematica, una frase che dà la misura della vacuità di tutto il testo che, però, dovete assolutamente leggere, perchè dovete pur farvi una idea precisa dei pensieri che agitano la mente del Capo dell' Opposizione parlamentare.

Sta per esplodere una battaglia sanguinosa fra Politica e Magistratura? Sì, ma Veltroni ha altro a cui pensare.

Il nostro Paese, l' Europa, il Mondo, stanno andando incontro ad una crisi economica devastante? Sì, ma Veltroni ha altro a cui pensare.

Il Pd è allo sbando, in preda a lotte interne da fine dell' Impero Romano? Sì, ma Veltroni ha altro a cui pensare.

L' alleato Di Pietro sta portando il dibattito politico a livelli da suburra? Si, ma Veltroni ha altro a cui pensare.

Dunque, a cosa cazzo sta pensando Veltroni? Be' leggetevi l' articolo, perchè se ve lo dicessi io mi prendereste per matto!

E pensare che qualcuno mi accusa di aspettare l' "arieccolo" di D' Alema!

Ma D' Alema, amici miei, paragonato a Veltroni è un Gigante del pensiero, un Metternich della diplomazia politica, un Napoleone della tenzone politica, insomma: un Genio! Ripeto: paragonato a Veltroni, ben inteso!

Comunque, D' Alema è un avversario politico degno di Berlusconi e viceversa, non una "figura retorica" come il buon Walter ...,

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Politica Vs Magistratura: la battaglia finale!

Dovrei sentirmi tronfio e impettito come un pavone dopo aver letto l' editoriale di Galli della Loggia sul Corriere di ieri

Sembra - infatti - che l' illustre opinionista abbia tratto ispirazione dal mio blog e dalle mie considerazioni sulla magistratura, visto che le riporta pari pari!

Ovviamente non è così, perchè quello che dice lui (e che dico io) lo sanno anche i sassi e lo ignorano solo dipietristi e piddini trinariciuti, solo che il Corriere si è deciso a metterlo nero su bianco con appena 15 anni di ritardo ....

Dunque dovrei, dovremmo, essere tutti felici, noi berluscones, no?

Ebbene, considerando che ci troviamo di fronte alla battaglia finale fra politica e magistratura che dovrebbe combattersi proprio nei prossimi giorni (sediovuole!) il fatto che il Corriere paia voler parteggiare, finalmente, per la politica dovrebbe rallegrarci ....

Purtroppo, però, sono troppo vecchio per abbandonarmi all' ottimismo così facilmente e preferisco aspettare il dispiegarsi degli avvenimenti.

Per intanto dico solo una cosa: una tale concatenazione di circostanze favorevoli alla vittoria della politica sulla magistratura non si verificherà mai più.

O si combatte e si vince stavolta o, per questo paese, sarà la fine.

Inutile dire che l' esito della battaglia è nelle mani dei 344 deputati e dei 174 senatori del centro-destra. Se non abbandoneranno il campo di battaglia, la vittoria è certa, altrimenti è certa la sconfitta.

Napolitano, giornali, opinionisti, blog, possono dare una mano, certo, ma il loro apporto NON è determinante. Determinante è solo la compattezza e la determinazione della maggioranza.


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domenica 29 giugno 2008

intercettazioni pubblicate, difesa della Costituzione e altro ...

Ieri, forse per la prima volta da quando ho aperto il blog, non ho "prodotto" neanche un post. Sono stato impegnato, nella mattinata, a rispondere ai miei ospiti, in particolare al giovane amico Niccolò che mi poneva domande impegnative che richiedevano risposte meditate e corpose ... 

Il pomeriggio l' ho passato a leggere articoli di giornale e ad ascoltare le intercettazioni pubblicate dall' Espresso, attività che mi hanno fatto passare la voglia di scrivere alcunchè.

Un pomeriggio deprimente ....

Mi pareva che commentare quanto andavo leggendo ed ascoltando fosse del tutto inutile. Come si fa a commentare il nulla, l' inconsistente, il demenziale?

Ho cominciato con l' articolo di Feltri che annuncia il trappolone che il gruppo editoriale che pubblica La Repubblica e l' Espresso sta per tendere a Berlusconi pubblicando intercettazioni in cui il Cavaliere parla di sesso in termini espliciti.

Feltri si chiede se il Presidente del Consiglio non perderà il posto per questo, come - a suo tempo - stava per succedere a Clinton. Demenziale ....

Ho letto l' intervista del Riformista a Di Pietro che ha portato, nelle aule parlamentari e fuori, i concetti ed il linguaggio di Luttazzi e di Grillo. Demenziale ...

Ho letto editoriali dei soliti noti che parlano di difesa della Costituzione, come se questo "libro dei sogni"  non contenesse norme obsolete che avrebbero dovuto essere gettate nel cestino da almeno tre decenni e che sono lo scudo della conservazione più becera e della magistratura più inefficiente. Demenziale ...

Ho ascoltato la registrazione sonora di intercettazioni ai danni di Saccà, dalle quali si evince una orrida verità: il direttore di Rai fiction faceva il suo mestiere di direttore di Rai fiction. Demenziale.

Ho letto, su un altro giornale, un intervista allo stesso Saccà, da cui si evince che questo dirigente Rai, dopo aver stracciato Mediaset, in termini di ascolto con le sue fiction di successo ed aver ottenuto - per la Rai - risparmi misurabili in centinaia di milioni di euro, semplicemente razionalizzando le produzioni, ora prepara una raffica di denunce contro lo Stato per i danni subiti col suo ingiusto licenziamento. Demenziale.

Ho ascoltato le conversazioni fra Berlusconi e Saccà, dalle quali si ricava che Berlusconi gli "raccomandava"  di prendere le sue "raccomandazioni" per questa o quella attricetta per quello che erano: segnalazioni! La preoccupazione del Cavaliere era questa: "Di a queste signore che ti ho telefonato, così la smetteranno di rompermi le scatole".  Demenziale.

Ho ascoltato le vanterie di Berlusconi: sto lavorando a dare la spallata al governo, sto parlando con decine di senatori del centrosinistra scontenti della loro collocazione in quello schieramento. "Vorrei arrivare a parlare anche con questo senatore, Tu, Agostino (Saccà) conosci qualcuno che lo conosca e che organizzi l' incontro"? Demenziale.

Demenziale che queste intercettazioni siano considerate un caso politico e che non si parli d' altro, in questi giorni, quando arrivano, ogni quarto d' ora, notizie -  sul fronte economico nazionale ed internazionale - da far tremare le vene ai polsi e che richiederanno l' azione di un governo forte e sostenuto da tutti per tentare di farvi fronte.

Siamo sul ponte di un Titanic con la chiglia già squarciata e noi continuiamo a ballare il valzer dell' antiberlusconismo più becero, più insensato, più antipatriottico, più suicida.

Devo partecipare anche io a questa farsa, nel piccolo del mio blog? Ieri pomeriggio ho risposto di no e non ho scritto nulla.

Oggi sto scrivendo che non ho nulla da scrivere se non che sono - letteralmente - schifato dalla follia dei ballerini del Titanic, giornalisti o politici o blogghisti che siano!

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venerdì 27 giugno 2008

Cane non mangia cane: Forleo assolta

Ettepareva che il CSM non assolvesse la Forleo! 

Neanche attaccare D' Alema e Fassino è reato: saranno pure compagni, ma sono pur sempre dei politici, cioè dei fuori casta, e sono pure usciti bastonati a morte dalle elezioni, quindi non esiste che il CSM non faccia quadrato a difesa di un magistrato, specie in questi  giorni che precedono - forse - una battaglia epocale.

Logica vorrebbe che la sinistra recepisse il messaggio e aiutasse la crociata di Berlusconi, ma figuriamoci. 

La difesa della magistratura ormai è un dogma, oltre ad essere l' unico argomento che "incontra" nella base elettorale di sinistra ..

E poi, chi lo sentirebbe Di Pietro, se il PD cambiasse linea? Considerando che, essendosi D' Alema defilato, DP è l' unico dell' opposizione ad avere gli zebedei, mettersi contro di lui sarebbe l' ennesimo suicidio politico.

Insomma, non c'è verso, lasceranno che Berlusconi si arrangi da solo e si occupi lui di tirare fuori le castagne dal fuoco, con la magistratura, anche per conto loro ...

O, almeno, questa è la mia speranza!

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Nuovo lodo Schifani: conferenza stampa di Alfano

Devo dire che la nomina di Alfano mi aveva deluso: avrei preferito, come Ministro della Giustizia la Buongiorno, che ritenevo più combattiva e risoluta.

Anche le prime uscite concilianti del neo-Ministro, non mi erano piaciute affatto.

Sono lieto di constatare che mi ero sbagliato e che il Berlusca ha fatto la scelta giusta: il "ragazzo" è cortese, sorridente, suadente ma comincia a sembrarmi tosto, tipo pugno di ferro in guanto di velluto.

Che la sua forza sia personale e non solo indotta dal Cavaliere, non lo so ma staremo a vedere.

Si stanno preparando, a mio avviso, giornate risolutive, giornate di scontri che immagino difficilmente risolvibili all' italiana ....

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"Berlusconi scatena sempre l' inferno" ...

Le parole che compongono il titolo di questo post sono l' incipit dell' articolo che oggi, su Repubblica, Giuseppe D' Avanzo dedica al Cavaliere.

Quando è che "Berlusconi scatena l' Inferno"? Pofferbacco: quando vengono al pettine i suoi nodi giudiziari!

Capite, ragazzi? Berlusconi non rimane fermo a farsi impallinare dai giudici!

Io so che non è nelle sue intenzioni, seriosa com'è, ma la gente di sinistra riesce a rendersi ridicola al di là di ogni immaginazione.

Se leggerete con attenzione l' articolo di D' avanzo, scoprirete che, per dare addosso a Berlusconi, fornisce, a chi vuole difenderlo, i migliori argomenti per farlo! Per esempio, il Nostro elenca tutte le scadenze giudiziarie che riempiranno l' Agenda di Luglio del cavaliere!

Se non è buffo questo non so cosa altro possa esserlo.

Noi vogliamo che Berlusconi lavori a risolvere i nostri problemi e, invece, passerà il mese di Luglio a scrollarsi di dosso i mastini delle procure!

Per non parlare, poi, del candore con cui D' Avanzo - sempre con l' intento di sputtanare Berlusconi - confessa spudoratamente la sua insofferenza per la Democrazia e le sue regole: per lui il Parlamento è, testualmente, una "bottega" in cui si fanno gli interessi del Padrone.

Schernisce Berlusconi perchè considera il voto popolare come una divina investitura, e con questo il buon D' avanzo fa sapere a tutti cosa pensa del sistema democratico, quanto profondamente lo disprezzi.

Ripeto: questo articolo è davvero comico ...

La tragedia è che migliaia di trinariciuti lettori non se ne renderanno conto, anzi, lo prenderanno terribilmente sul serio!

Tragedia? Ma dai, paraffo, nessuna tragedia! Lo sarebbe solo se D' Avanzo venisse preso sul serio dalla gente di destra. Allora sì che sarebbero guai seri!

Perchè, scusate le mie ripetizioni da vecchietto sull' orlo dell' arteriosclerosi, l' unico rischio che corre il centrodestra - oggi - è che decida di evirarsi con le sue stesse mani, come fece nel 2006, mollando Berlusconi, lasciandolo combattere da solo.

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giovedì 26 giugno 2008

Giudici, adesso basta!

E' con sommo piacere che pubblico l' ultimo post dell' amica Barbara Di, intitolato: Giudici, adesso basta!

Mi raccomando! Non perdetene una parola e diffondetelo ....

Lo scontro era inevitabile e direi necessario. Ben venga, quindi, che sia scoppiato con tanta irruenza, perché è stata proprio l’ipocrisia e, più spesso, la paura a permettere a certi giudici di dare un così pesante contributo al degrado italiano.

Sapete come la penso ed è inutile che vi ricordi gli innumerevoli esempi per cui tanti di loro meriterebbero di essere cacciati con ignominia e disonore, oltre che processati a loro volta.

È dai primi anni ’90 che i politici conniventi, terrorizzati e ipocriti si fanno influenzare dai magistrati.
Chi, come la sinistra, sposando il giustizialismo, convinta com’era che i giudici amici, dopo essersi fatti pagare l’università da Botteghe Oscure, fossero soldati al loro servizio, una volta al potere si è accorta sulla sua pelle che questi pretendevano di gestirlo loro stessi il potere, tenendo i politici al proprio guinzaglio.

Giusta compensazione per certi ingenui, che non si sono accorti di coltivarsi una così pericolosa serpe in seno, esser caduti per colpa di un giudice che non gradiva che il Guardasigilli fosse Mastella anziché lo scudiero Di Pietro.


Proprio quel Tonino, che oggi finalmente svela il disegno politico, non certo ideato da lui, che lo ha portato dall’aula di (in)giustizia a quella politica, senza passare dal via. Perché stupirsi se oggi dà il meglio di sé?

Lui è lì con uno scopo ben preciso: permettere alla magistratura di prendere il potere, senza sottomettersi a quello scomodo esercizio democratico che è il voto. Lui dall’alto del suo 4% sta dettando la linea politica dell’opposizione, ormai in bambola completa, e cerca di distogliere l’opinione pubblica dagli ottimi primi provvedimenti del governo, buttandola in rissa.


Ebbene, sembra che finalmente certi golpisti abbiano trovato pane per i loro denti. Sembra che finalmente un politico, che il voto degli italiani se lo è ampiamente guadagnato, abbia deciso di non sottostare più al ricatto, di smetterla di aver paura ed agire in maniera decisa.


Ottimo Silvio, la miglior difesa è l’attacco.
Sembra anche che gli alleati stiano resistendo al richiamo delle sirene del conflitto di interessi. Ci dimostreranno anche loro se hanno davvero la forza che occorre per affrontare uno scontro democratico senza precedenti ed ormai indispensabile.

E non crediate che lo scontro sia sul processo Mills o su uno dei tanti che 789 magistrati in 15 anni hanno messo in piedi contro il nostro nanetto Imputatolo senza cavare un ragno dal buco.


Questa è solo la facciata, serve per indignare l’opinione pubblica, che per fortuna non dà loro retta.
Ed è persino evidente che non stanno sbraitando tanto per far andare avanti quel processo. Se davvero la Marxus avesse voluto condannarlo, se davvero avesse avuto le prove, lo avrebbe già fatto.

Tanti anni e tanta passione politica e non riesce a chiudere neppure il primo grado? O è del tutto incompetente o sa di non avere niente in mano. Tanto più che sa di averla tirata talmente tanto per le lunghe che la prescrizione si avvicina.


Politicamente è molto più utile una spada di Damocle sulla testa di Imputatolo che una sentenza facilmente ribaltabile in appello. E se proprio dobbiamo emetterla questa sentenza, molto meglio farla quando è in carica, così lo mandiamo in crisi.

Chissà perché, infatti, negli anni scorsi di quel processo non si è più sentito parlare ed è ripartito solo in campagna elettorale?
Ma davvero pensate che sono così tanti i fessi che credono nella vostra buona fede?

Ecco, vi siete appena contati: giusto il 4% di voti del vostro scudiero.


Altra dimostrazione lampante che il problema non è quel processo? Erano disposti a barattare la blocca-processi con il lodo Schifani. Più di così.


Lo scontro, infatti, è da tutt’altra parte e, secondo me, non è neppure nella sospensione di un anno di processi precedenti al 2002.


Ma vi pare che a distanza di 6 anni, per reati minori, abbiano il coraggio di parlare di ragionevole durata del processo violata da questa sospensione? Cosa saranno mai 24 mesi in più?


Stanno sbraitando come ossessi, ma sono convinta che in fondo il loro cruccio non sia quello.
Ragionate un attimo come se al governo ci fosse ancora Prodi (scusate per il brivido di orrore che vi ho causato).

Pensate che il dott. Maddalena, procuratore capo a Torino, dica ai suoi PM di dare la precedenza ai reati più gravi e di far slittare gli altri processi. Immaginate che questa riorganizzazione dei ruoli funzioni e il Tribunale di Torino riesca a smaltire gli arretrati ed a diventare uno dei più efficienti d’Italia.

Immaginate poi che il prode Gongolo decida di estendere questo metodo per legge. Oggi sentiremmo gli osanna per tanta saggezza.
Ma il prode era amico dei giudici, che non temevano certo che lui mettesse becco nella loro disorganizzazione, perché avrebbe comunque lasciato loro la massima discrezionalità ed impunità di cui hanno goduto finora.

Ecco dove sta il problema. I giudici sanno che questo è solo il primo passo di una rivoluzione che li costringerà a lavorare come in un Paese civile.


Già le prime avvisaglie ci sono state e, per quanto passate inosservate ai media, sono epocali.
Sono paroline buttate qua e là nel decreto sicurezza che li stanno terrorizzando. Casi in cui procedere con giudizio immediato o direttissimo non è più una facoltà, ma un obbligo per il PM.

Oddio un obbligo? Ma siamo pazzi? Obbligare un giudice significa togliergli un pezzettino della sua arbitrarietà. Sacrilegio. Lesa Maestà.
Se c’è un obbligo, bisogna rispondere a qualcuno se non lo si rispetta, si è responsabili se lo si vìola.

Responsabilità dei magistrati? Ma scherziamo?!
Il vero scandalo, il terrore puro è poi quell’ordine di precedenza nel fissare i ruoli d’udienza. È quello il vero grimaldello nella discrezionalità dell’azione penale, che nella sua obbligatorietà permetteva impunemente ai giudici di scegliere nel mucchio, senza alcun criterio, quali reati perseguire.

E la sospensione dei processi è il necessario corollario, per evitare che questa rivoluzione portasse alla prescrizione dei reati minori, che invece così è stata sospesa, in attesa di una riforma più organica della giustizia.


Il problema è tutto lì: stanno cercando di mettere becco in quel meccanismo che, per quanto astrattamente corretto, è stato abusato a tal punto che i mafiosi escono impunemente dal carcere per decorrenza dei termini, i reati dei terroristi finiscono in prescrizione, i camorristi non vengono perseguiti per le discariche abusive perché i PM ritengono più utile prendersela con i collaboratori di Bertolaso se in piena emergenza non rispettano alla virgola la burocrazia delle discariche legittime, mentre il processo contro Bassolino corre allegramente verso la prescrizione.


Significa togliere ai giudici la possibilità di cercar fama facile arrestando i re o correndo dietro alle gonnelle delle veline.


Il dibattito sull’obbligatorietà dell’azione penale è eterno come il diritto e non avrà mai una soluzione univoca, perché troppe sono le varianti che la impediscono.

Certo è che in Italia si è dimostrato disastroso trasformarla in arbitrarietà dei PM, ed era ora che si mettesse mano al problema.
Imporre il giudizio immediato o fissare dei criteri per la trattazione dei processi è proprio un primo passo per iniziare a regolamentare legislativamente questo potere immenso che fino ad oggi lo Stato ha abdicato.

Si tratta di un potere troppo grande per lasciarlo del tutto in mano a dipendenti pubblici, spesso lavativi, spesso spinti da interessi confliggenti con il rispetto della legge, e soprattutto del tutto privi di responsabilità, personale o politica, per le loro azioni.


Lo Stato siamo noi. Siamo noi elettori che deleghiamo il nostro potere, ma lo deleghiamo con il voto, incaricando il Governo ed il Parlamento, non i giudici.
Quelli sono come i parenti, te li becchi e te li tieni.


Ebbene, avere la mano dura contro certi reati, piuttosto che altri, magari depenalizzandoli, far funzionare la giustizia in un certo modo, anziché lasciarla allo sfascio, è un nostro potere che abbiamo delegato a questo governo.


Il programma era chiaro, l’atteggiamento del premier pure.

Lo abbiamo scelto, gli abbiamo dato fiducia anche perché rivoluzionasse la giustizia e la magistratura (io soprattutto).
Che ora un CSM qualsiasi, o un sindacato di magistrati politicizzati (che poi è la stessa cosa) si permetta di mettere in discussione il nostro voto, è a dir poco antidemocratico e giustamente definito eversivo.

Non esiste al mondo che i giudici, soggetti solo alla legge e quindi al volere del parlamento, si possano permettere di criticare una legge in fase di approvazione, né tanto meno una volta approvata.


È di una gravità inaudita e in qualsiasi altro Paese civile, non soggiogato da anni di colpo di stato strisciante, come quello che abbiamo subìto in questi 15 anni, sarebbe stato punito con la cacciata immediata di quei magistrati.


Lo scontro lo hanno voluto loro, lo hanno cercato, lo hanno reso inevitabile, necessario.
Se questo serve a farci tornare ad essere un Paese civile con una Giustizia seria, era ora.


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Una ricostruzione del Caso Mills-Berlusconi

Non sapevo che Filippo Facci scrivesse anche per il Riformista, visto che viene descritto come un servo di Berlusconi, ma così è e, infatti, oggi potete togliervi lo sfizio di leggere una sua ricostruzione del caso che sta, indirettamente, dilaniando la scena politica nostrana.

Non so quale sarà la vostra impressione, a fine lettura. La mia è duplice:

1) tutto il mondo è paese, nel senso che fra i sudditi di Sua Maestà Britannica i furbetti del quartierino non mancano e Mills è uno di essi.

2) la Procura di Milano coltiva il senso della giustizia, così come una puttana di strada coltiva quello del decoro: entrambe lo considerano un optional .....

Non sto a darvi spiegazioni. Trovatevele da soli leggendo l' articolo e cercate di non inorridire quanto sono inorridito io: fa male alla salute!

Aggiungo solo una considerazione generale, anche se non certa inedita in questo blog:

la nostra magistratura va rasa al suolo e ricostruita da cima a fondo perchè, a mio parere, non è riformabile.


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La difficile posizione di Napolitano

Vi segnalo un ottimo articolo di Luigi La Spina, opinionista della Stampa. 

A parte la frase finale che esprime preoccupazioni per le sorti della democrazia (!!!), l' analisi che propone della attuale fase politica e la descrizione della difficile posizione in cui si trova Napolitano, mi sembrano assai interessanti.

Certo è che Napolitano pare davvero l' unico in grado di fare opposizione al Governo (a parte la maggioranza stessa!!!) e credo che finirà per farlo per quanto fino ad oggi sia riuscito a tenersi al di sopra della parti.

Uno dei mille difetti della nostra Costituzione è che i poteri del Capo dello Stato sono assolutamente indefiniti. Ognuno di loro, quindi, interpreta il suo ruolo come gli pare.

Napolitano è abbastanza vecchio da potersi permettere di "non guardare in faccia a nessuno" e di dimenticarsi, quindi, della sua appartenza politica?

Anagraficamente sì, lo è. Potrebbe davvero permettersi il lusso di passare alla storia come statista vero, invece che come uomo di parte assurto ad una carica più grande di lui ...

Finora, devo dargliene atto, si è comportato più che bene, ma non metterei mai la mano sul fuoco che continuerà a farlo.

Staremo a vedere. Come dice La Spina non dovremo aspettare molto ....

Mentre scrivevo questo post mi è arrivata, dall' amico Nico, la segnalazione che trovate in fondo

Tutti noi abbiamo sentito nei TG, ieri, che il CSM si era già pronunciato! Questo ci deve dare un' idea idea di quanto COLPEVOLMENTE inattendibile sia il giornalismo nostrano.

Oddio, a dire la verità, noi di destra lo sappiamo perfettamente. Sono i nostri amici di sinistra che credono pedissequamente ai giornalisti (sempre che siano antiberlusconiani, of course)!

ADNKRONOS:

GIUSTIZIA: CSM, DIFFUSIONE BOZZA TURBA SERENITA'
LAVORI


Roma, 25 giu. (Adnkronos) - ''La divulgazione alla stampa di una prima bozza del parere, attualmente in discussione in Sesta Commissione e dunque non pubblico, sul decreto legge contenente 'misure urgenti in materia di sicurezza pubblica' ha il solo effetto di produrre confusione - essendo il testo del tutto provvisorio- e di turbare la serenita' dei lavori del Consiglio, impegnato, coerentemente con le proprie attribuzioni, in una doverosa e rispettosa interlocuzione con il Ministro della Giustizia e il Parlamento''.
Lo affermano, in seguito alle indiscrezioni di stampa sui lavori della Sesta Commissione del Csm, il presidente Prof. Mauro Volpi e i Consiglieri Dott. Livio Pepino e Dott. Fabio Roia, relatori designati per la redazione del parere sul decreto sicurezza.
''Non conosciamo la finalita' che ha animato tale divulgazione - prosegue la nota - ma, in ogni caso, riteniamo di dover rendere pubblico il nostro piu' vivo dissenso da tale iniziativa e, insieme, la nostra ferma intenzione di procedere in tempi rapidi, per quanto di nostra competenza, alla definizione del parere nel pieno rispetto delle regole consiliari''.

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mercoledì 25 giugno 2008

Di Pietro sintetizza magistralmente le ragioni della opposizione

Dopo il video delle ultime esternazioni del Cavaliere, vi offro la risposta dell' attuale leader - di fatto - dell' opposizione parlamentare, Antonio Di Pietro.

Se anche lo aveste già visto ieri, perchè la RAI ha trasmesso in diretta le dichiarazioni di voto alla Camera che hanno preceduto il voto di fiducia, date retta a me: riguardatelo con attenzione!

Se, invece, non lo aveste già visto, non perdetevelo!

La dichiarazione di voto di Di Pietro, infatti, sintetizza in modo esemplare TUTTE le argomentazioni politiche che l' intera minoranza parlamentare ha da opporre al Governo in carica, e sono le stesse e le UNICHE che ha da ben 14 anni: niente di più, niente di meno.

Le critiche di merito che, invece, hanno esposto gli oratori di PD e UDC, e lo stesso Di Pietro, contro il decreto urgente sull' economia sull' approvazione del quale il Governo aveva posto la questione di fiducia, possono essere persino fondate, così come sono SEMPRE fondate le critiche di chi non ha l' onere delle scelte concrete.

Non esiste azione umana che non sia criticabile da chi vi assiste e le critiche sono sempre fondate per il semplice fatto che la perfezione è solo una utopia.

Qualsiasi decisione presa da qualsiasi Governo è, dunque, criticabile e l' opposizione ha il diritto dovere di fare queste critiche. Ma poi c'è il voto e chi ne raccoglie di più "ha ragione" anche se sbaglia.

Il gioco democratico è questo.

I provvedimenti presi dal Governo su ICI, detassazione di straordinari e premi, rinegoziazione dei mutui, contengono errori? Certo, ci potete giurare!

Potevano essere fatti meglio? Certo, ci potete giurare!

Produrranno conseguenze negative oltre che positive? Certo, ci potete giurare!

E allora? E allora o scenderanno dal cielo gli Angeli del Signore a governare le umane faccende e a stilare provvedimenti al di sopra di ogni critica oppure continueranno a farlo gli esseri umani e sbaglieranno puntualmente.

Concludo dicendo che a me fa un certo effetto sentire le critiche dell' opposizione, non per il merito delle stesse che, come ho appena detto, sono inevitabili e magari anche fondate, quanto per il tono arrogante con cui vengono espresse.

Essere arroganti quando è ancora vivo, negli italiani, il ricordo dei disastri combinati dal loro governo, significa avere la faccia di bronzo ...

Ma chi fa politica DEVE avere la faccia di bronzo, meglio ancora se ce l' ha come il culo .... E i politici di sinistra, in questo, sono i primi della classe.

Come diceva giustamente Calderola, l' altro giorno, nell' articolo che ho pubblicato, i piddini non sono proprio del tutto sicuri di aver perso le ultime elezioni!!!!

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Ecco il Silvio che abbiamo eletto e che vogliamo!

Fedele al principio di tentare, nei limiti del possibile, di by-passare il filtro dei giornalisti, eccovi la registrazione dell' intero discorso pronunciato oggi da Berlusconi in Confartigianato.

Dire che sono entusiasta dell' attacco che ha sferrato ai PM è riduttivo.

Ma sono anche entusiasta dell' attacco al PD ed estasiato all' idea che Veltroni e Bersani fossero lì presenti, ai piedi del palco, ad ascoltarlo. Libidine allo stato puro.

Bene, questo è il Cavaliere che piace a me! Forza Silvio e fottitene dei democristiani del tuo seguito, Letta in testa, mi raccomando!


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Comincia la rivoluzione?

Per me, che aspetto con ansia la rivoluzione berlusconiana, leggere che sta  per essere cassato un primo lotto di oltre 3500 delle innumerevoli leggi che soffocano questo paese, è già un segnale.

Il medico-chirurgo prestato (ma, mi sa, regalato definitivamente) alla politica, ministro leghista Calderoli, sta menando fendenti col suo bisturi, almeno a leggere la cronaca che ne fa, oggi,  il Sole 24 ore.

Bene, benissimo: la moltitudini di leggi e regolamenti è l' arma principale in mano a chi vuole taglieggiare ed opprimere il popolo, cioè è quanto di più illiberale e antidemocratico si possa inventare e, manco a dirlo, noi siamo stati maestri in questo, fin dalla Unità d' Italia.

Da noi si sono sfornate leggi e leggine con la stessa voluttà con cui d' Annunzio sfornava versi per giustificare la sua inutile e parassitaria esistenza.

I nostri legislatori catto-fascisti-comunisti hanno voluto regolare la vita dei loro sudditi fin nei particolari più piccoli ed insignificanti. A leggere certe leggi ci sarebbe da sbellicarsi dalle risa se il fatto non fosse tragico, concettualmente tragico!

Inutile dire che la sbandierata "cultura della legalità" che tanto sta a cuore ai catto-fascisti-comunisti di cui sopra è la logica conseguenza del loro amore per il controllo assoluto dei cittadini ottenuto attraverso la ragnatela delle migliaia di leggi che hanno prodotto.

Così come ne è conseguenza l' attitudine degli italiani alla illegalità, come reazione e difesa istintiva a quell' abuso di leggi.

Col bel risultato che siamo un paese di fatto ingovernabile perchè, abituandosi a non ottemperare a migliaia di leggi stolte e insensate, si finisce per disobbedire anche alle poche davvero necessarie alla corretta convivenza.

Se a questo quadro desolante,  aggiungete poi che chi vigila sull' ossequio delle leggi è una magistratura allo sfascio, composta da qualche eroe liberale, preparato e lavoratore accanito, da migliaia di grigi burocrati che tirano la fine mese e la pensione e da centinaia di roberspierre corporativi, ignoranti e ideologizzati, la tragedia è totale ...

Quindi, salutiamo con gioia i primi atti di Calderoli, il Terminator delle leggi inutili e vessatorie ...

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E' tempo di fioretto o di sciabola?

Pubblico qui un commento dell' amico Enzo e la mia risposta, contenuti in questo post, perchè mi pare interessante far sapere a chi capita qui per caso quale sia il mio atteggiamento politico di  questi giorni.

Di questi giorni?!!! "A paraffo ma chessei, 'na banderola ar vento"?

Sì, certo! Rimanere fermi come rocce sulle proprie posizioni anche quando cambiano le situazioni non è coerenza, è stupidità!

Dunque, come diceva il famoso personaggio inventato da Arbore, io "mi adeguo"!

Mi adeguo alle mutate circostanze e muto i miei atteggiamenti di conseguenza.

Viviamo in tempi di dialogo? Benissimo io dialogo! Viviamo in tempi di contrapposizioni feroci? Benissimo, io mi contrappongo ferocemente!

Ed ecco, allora, la versione attuale di paraffo:

Anonimo enzo ha detto...

Caro paraffo, ti ho lasciato liberale lavorare di fioretto e ti ritrovo oggi autoritario tagliar le questioni con parole che sembran colpi di scimitarra.
Piacere di stare al governo, fine del dialogo o semplicemente il mio infarto, che m'ha tenuto lontano per un po', mi fa veder le cose con occhi diversi?

25 giugno 2008 2.51


 *paraffo* ha detto...

Caro Enzo,

vista la ragione della tua assenza, il piacere di risentirti è davvero GRANDE!
Spero che tu, ora, stia bene, magari ancora insonne (a giudicare dall' ora in cui mi hai scritto), ma bene.
Fammi sapere.

La tua osservazione sul fioretto e la sciabola è fondata.

Non sono cambiato io, sono cambiate le cose della politica o, quanto meno, io le vedo cambiate e questo mi fa incazzare.

Sono incazzato perchè Veltroni si è rivelato la nullità che ho sempre detto e si è rivelato dis-utile al suo partito e alla democrazia italiana?

Sono incazzato perchè l' unica testa pensante del PD, Massimo D' Alema, ancora non è riuscito a tornare alla testa del partito?

Sì, sono incazzato ANCHE per questo, perchè non avere una opposizione degna di questo nome, non fa bene alla democrazia e mi obbliga a sostenere tesi come quella che ho espresso in questo post: "io vinco e tu abbozzi", cioè ad usare la sciabola invece del fioretto.

Intendiamoci, bene: chiunque abbia assistito ad una seduta del Parlamento sa bene che è come dico io, nel senso che senti i deputati dell' opposizione fare discorsi anche sensati contro una proposta di legge della governo, fare e sostenere emendamenti più che fondati e poi, quando il Presidente indice la votazione, la maggioranza vota compatta ignorando completamente quanto detto dall' opposizione e la legge proposta passa e gli emendamenti dell' opposizione, no!

Dunque: "hai perso le elezioni e abbozza"!!!!

Dicevo, sono incazzato ANCHE per questo, ma sono incazzato DAVVERO per un' altra ragione: perchè ho paura!

Ho paura che la MIA maggioranza non sappia sfruttare appieno la forza parlamentare che ha e il consenso di cui gode, attualmente, nel paese.

Dal mio punto di vista, caro Enzo, il centro-destra ha l' occasione STORICA e IRRIPETIBILE di cambiare finalmente questo paese ed io temo che non ne sia pienamente consapevole e che indulga ancora nel teatrino della politica, che voglia giocare di fioretto nel momento in cui sarebbe necessario, invece, impugnare la sciabola e menare fendenti.

Caso vuole che io abbia praticato, in gioventù, lo sport della scherma e che, quindi, sappia che il fioretto non è un' arma, ma un .... attrezzo sportivo. Mentre la sciabola una arma vera lo è!

Lo è nella struttura e lo è nella tecnica di impiego.

Ebbene, oggi è tempo di sciabola, cioè è tempo di guerra!

Guerra contro l' opposizione? NO! Guerra contro le strutture fatiscenti di questo fatiscente Stato.

La mia paura - ripeto - è che il mio schieramento non l' abbia capito e che continuerà a cincischiare così come ha fatto dal 2001 al 2006 .... continuerà a gestire e perpetuare lo status quo.

Questo paese ha bisogno di una rivoluzione vera e propria ma se chi deve scatenarla non ha nè la voglia nè la capacità allora i prossimi cinque anni passeranno invano.

Ecco perchè, caro Enzo, la tua impressione che io sia "cambiato" è fondata.

Io cerco di fare, nel mio piccolo, quello che mi pare non stiano facendo i miei deputati!

Io cerco di indicare, a quelli che stanno dalla mia parte, che non è più tempo di teatrino della politica e di spiegarne la ragione.

Un abbraccio affettuoso (anche se non sei dalla mia parte). Ciao!

25 giugno 2008 9.39





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martedì 24 giugno 2008

Il Senato approva! Punto!

Il pacchetto sicurezza è passato al Senato. La maggioranza lo ha votato compatta e la opposizione, altrettanto compatta, ha votato no. Cossiga si è astenuto.

Bene, questa è la democrazia e tutto il resto sono chiacchiere inutili.

Chi vince le elezioni fa le leggi, chi le perde abbozza. Se poi l' opposizione vuole esporre cartelli di protesta e gridare allo scandalo, come hanno fatto i senatori della IdV, che lo facciano.

Dov' è il problema? Perchè in questo benedetto paese bisogna complicare anche le cose semplici? Per vendere più giornali? Per intrattenere i telespettatori dei talk show? Per alimentare il teatrino della politica?

Ma via, cerchiamo di essere seri, finalmente! 

Il governo faccia decreti e presenti disegni di legge. La maggioranza li approvi, se vuole, o li respinga. L' opposizione urli le sue proteste, se crede e se non ha di meglio da fare (e ne avrebbe tante!) e continui ad abbozzare ...

Queste sono le regole del gioco democratico.

Mentre scrivo, Fini, presiedendo i lavori della Camera, ha informato che il pacchetto sicurezza è già stato trasmesso dal Senato, per l' ulteriore approvazione. Punto!

Il Governo, se ha e finchè ha una maggioranza in Parlamento, governa. Qualora decidesse di suicidarsi e la maggioranza si sfaldasse, si tornerebbe alle urne, ma finchè questo non accadrà, che l' opposizione collabori o no, che dialoghi o no, che protesti o no è del tutto ininfluente.

Scrivo queste ovvietà perchè c'è qualcuno, nel centro-destra, che si straccia le vesti per l' interruzione del dialogo e sarebbe pronto a vendere le ragioni di Berlusconi, in cambio della "benedizione" di Fassino o di altri zombi dell' opposizione.

Vorrei che fosse chiaro a tutti che è l' opposizione ad aver bisogno di mostrarsi collaborativa e non sterilmente ostativa e becera. Ne ha bisogno per rendersi credibile agli occhi del paese, per poter dimostrare di essere responsabile e poter diventare, un giorno, forza di governo.

Che sia il centro-destra a "preoccuparsi" della chiusura del dialogo, a me sembra demenziale più che stupido!

Quando un PM non fa politica ...

Chiunque sia interessato a sapere come stanno davvero le cose, per quanto riguarda l' emendamento "salva-premier", farebbe bene a leggersi questo articolo pubblicato da La Stampa, a firma Bruno Tinti, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Torino.

Mi pare che la sua analisi sia corretta e che le modifiche suggerite siano sensate.

Insomma, mi pare l' articolo di un tecnico che parla di cose tecniche e non di politica, come fanno i suoi colleghi dell' ANM, nella persona del suo presidente faccia-di-tonno Palamara (la definizione è di Cossiga, non mia).

Nella foto, il PM Palamara è al centro. Guardatelo bene e pur tralasciando l' invettiva cossighiana, pensate che quel signore è uno che ha il potere di rovinare la vita al prossimo e di non pagare per averlo fatto, se lo facesse.

Ripeto: guardatelo bene! Non è un calciatore o un autoferrotranviere o un portantino della Croce Rossa, è un magistrato inquirente con potere di manetta ....


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Clinica degli orrori: l' ennesima patacca politico-mediatico-giudiziaria

(nella foto: paraffo quando scrive di giustizia)


Stavolta mi tocca essere d' accordo col vice-papa di via Solferino anche se il pulpito da cui predica mi pare quantomeno sospetto.

Il Circo mediatico-giudiziario continua a fare strage di verità e di esseri umani ed io continuo ad indignarmi, per questo. Ricordo che, quando scoppiò la faccenda della "clinica degli orrori" scrissi, sul mio o su un altro blog: "Calma, ragazzi, le accuse sono ancora tutte da verificare".

Paraffo è un genio, un super uomo, un vate, una astrologo? Paraffo legge le carte o i fondi del caffè?

No! Credetemi sulla parola, paraffo è un pirla qualsiasi che ha un solo pregio: diffida, per principio, delle autorità costituite, delle etichette, dei galloni sulle maniche, dei titoli altisonanti e di tutti coloro che, investiti di una responsabilità, non dimostrino COI FATTI di essere all' altezza di sostenerla.

Che un laureato in legge (oltretutto in una italica università in cui un 28 non si nega a nessuno, neppure ad un semianalfabeta come Di Pietro) faccia un risibile concorso e diventi magistrato con potere di vita o di morte su altri cittadini e che nessuno lo controlli o lo sindachi perchè i controllori appartengono alla stessa casta di intoccabili, è qualcosa che "grida vendetta al cospetto del Signore"!

Ma, senza scomodare la bibbia, è qualcosa che dovrebbe ripugnare a qualsiasi cittadino di questo paese, se solo si prendesse il disturbo di usare il cervello proprio, invece che quello dei politici d' accatto in cui crede ciecamente.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: il nostro sistema giudiziario va raso al suolo e ricostruito dalle fondamenta, perchè - così com'è - è un cancro le cui metastasi distruggono tutti i settori della nostra società. 

Io sogno un paese in cui ogni Ministero abbia il suo corpo di investigatori interni, la sua "Disciplinare", come la chiamano nei telefilm polizieschi americani, che persegue i dipendenti pubblici infedeli e le anomalie dei settori di cui quel ministero ha la responsabilità.

Sogno un paese in cui, quando un operaio cade da una impalcatura, o un medico uccide un paziente per imperizia, o un funzionario prende le mazzette, non debba sentire dire, dalla TV che "è intevenuta la magistratura", questa piovra onnipresente e incapace che fa di questo paese una repubblica delle banane.

Voglio che ogni Ministero abbia il suo manipolo di sceriffi che svolga le sue indagini con la perizia che deriva dalla sua specializzazione e che, di fronte all' accertamento di un reato, lo denunci al PM che istruirà il processo il giorno dopo, perchè non ha altro da fare che esaminare le prove già raccolte da persone COMPETENTI e non da loro medesimi che, della materia specifica non sanno nulla!

Ma vi pare che un laureato in legge possa essere competente in tutto lo scibile umano, quando probabilmente sa poco anche di diritto?!!!!

Vi pare che un laureato in legge possa indagare su un medico o un architetto o un finanziere o un calderaio o un taxista che ha commesso un errore colpevole o colposo nel suo lavoro?

E che le sue incompetenti conclusioni posso rovinare la vita di un uomo e della sua famiglia?

Ma non lo trovate pazzesco, immorale, ingiusto, paradossale?

Ma se anche questo laureato in legge fosse diligentissimo, studiosissimo, onestissimo, coscienziosissimo, non rimarrebbe pur sempre un uomo e, come, tale condannato all' errore? E allora vi pare possibile che un essere fallibile possa agire senza alcun controllo e possa godere dell' immunità, quando sbaglia?

La verità è che noi ci crediamo "civili" perchè usiamo i cellulari invece dei segnali di fumo, per comunicare, ma siamo in realtà dei selvaggi senza rispetto per noi stessi e per gli altri!

Scusate i toni, ma questo argomento mi fa schiumare dalla rabbia, perchè è paradigmatico di tutti i mali di questo disgraziato paese.

L' Amministrazione della giustizia è la cartina di tornasole della civiltà di una nazione e infatti l' Italia NON è un paese civile!

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