sabato 8 novembre 2008

Quando la democrazia delude


Per quanto vecchio io sia, (e lo sono, accidenti !!) quando ho cominciato a frequentare la scuola elementare, gli USA avevano già importato la democrazia in Italia a suon di cannonate e di bombe cadute dal cielo.

Dunque, posso dire di non aver conosciuto altro regime, nella mia vita, che quello democratico, il che mi ha portato a non capire come possa un popolo rinunciarci per affidarsi ad un dittatore.

Certo, lo studio della storia mi ha insegnato "come" possa accadere che un essere umano nato libero rinunci alla sua libertà per seguire VOLONTARIAMENTE un dittatore. Con la ragione - dunque - l' ho capito, ma con il cuore no, tanto è vero che ho sempre provato una avversione profonda, viscerale, per i nostalgici, neri o rossi che fossero, dei regimi totalitari.

Vivere a lungo è il sogno di tutti ma, in realtà, è una vera disgrazia: più a lungo si vive più tempo si ha per vedere la propria decadenza fisica e mentale e, peggio ancora, per vedere morire - una alla volta - tutte le proprie illusioni.

Bene, a me è capitata, in questi giorni, la disgrazia, di arrivare a capire - per la prima volta anche col cuore - come ci si possa disamorare della democrazia e arrivare - orrore - a desiderare l' avvento di un dittatore!

Credo che il fattore scatenante sia stata la strepitosa vittoria elettorale di Obama, per la quale ho esultato, come chiunque ami davvero e profondamente gli USA.

Quando si ama qualcuno, se ne apprezzano i pregi ma se ne vedono anche i difetti e se ne soffre.

Il razzismo e la discriminazione razziale erano una macchia per i miei amati States. Credo che l' elezione di Obama segnerà l' inizio della fine del razzismo in America. Certo, avrei preferito che Obama fosse repubblicano, come altri neri di prestigio, ma non si può avere tutto dalla vita, tanto più che la differenza fra democratici e repubblicani, negli USA è la stessa che c'è, nel PDL, fra la corrente di Tremonti e quella di Martino: stesso partito, stessi ideali ma metodi differenti per concretizzarli. Tutto qui ....

Come mi è capitato di dire già mesi fa, su questo blog, che vincesse Obama o vincesse McCain, per l' Europa e il resto del mondo non sarebbe cambiato assolutamente nulla.

Gli USA sono stati e restano un baluardo di democrazia reale e un faro di civiltà per tutto il resto del mondo, chiunque la governi e malgrado i difetti di cui parlavo prima. Punto!

Allora, perchè attribuisco alla vittoria di Obama la valenza di fattore scatenante per il mio disamore per la democrazia?

Ecco perchè: lo splendore della democrazia americana, specie ora che si sta depurando dal razzismo, ha reso ancora più opaca (e insopportabile) la democrazia italiana!

Obama trionfa e quel fesso di Gasparri se ne esce con quella stronzata dell' esultanza dei terroristi seguito, poche ore dopo, dalla battuta di Berlusconi sull' abbronzatura del nuovo Presidente!

Voi direte: vabbè, fesserie!

Certo che sono fesserie ed infatti non sarei andato oltre ad uno sconsolato scuotimento del capo se quelle due fesserie non fossero diventate oggetto di dibattito politico, cioè se non avessi dovuto vedere la maestrina Finocchiaro e il maestrino Franceschino alzare il ditino ed indignarsi e gridare allo scandalo e al pericolo che questo governo costituisce per le relazioni internazionali e per la tenuta democratica dell' Italia.

E' stato a questo punto che ho sentito crescere, in me, un furore antidemocratico ed il desiderio di armarmi della 44 magnum dell' ispettore Callaghan e correre a Roma a sparare in testa, in sequenza, a Gasparri, Berlusconi, Finocchiaro e Franceschini!

Perchè anche i primi due? Perchè mi hanno obbligato ad assistere alla reazione dei secondi due!

Ma si può sopportare tanta idiozia?!!!! Si può vedere giornali e televisioni non parlare d' altro per giorni?!!!

Ma è democrazia questa o è solo il trionfo tronfio dell' imbecillità umana elevata a sistema di vita?

Potreste obiettare che una classe dirigente dittatoriale non sarebbe certo migliore di questa e avreste ragione ma ......

...... ma ad un dittatore puoi LEGITTIMAMENTE sparare in testa e liberartene, prima o poi, mentre ad un dirigente democratico no perchè, se anche tu lo facessi, il suo posto sarebbe preso da uno uguale o peggiore di lui (vedi caso Moro)!

Insomma, ragazzi miei, tutto mi sarei aspettato, da me stesso, meno di arrivare a coltivare sogni omicidi e liberticidi e mi chiedo che cazzo di democrazia sia un regime che porta a questi nefandi pensieri un vecchio liberale di lungo corso come me.

E già che ci siamo, mi piacerebbe sapere, caro Berlusconi, che fine abbia fatto la riforma della giustizia di cui avevi affermato che si sarebbe parlato in Settembre. Siamo a Novembre e tutto tace ....

Era davvero più urgente la riforma del grembiulino?

Eppure è di questi giorni l' assoluzione di Mannino, dopo venti anni di tortura giudiziaria. Non avrebbe dovuto costituire, questa assoluzione, un promemoria?

Ed il ragazzo accusato, senza uno straccio di prova, di aver massacrato la fidanzatina e che sta per essere processato?

Se pure fosse stato lui, io lo voglio libero se la prova della sua colpevolezza non si trova! E me ne frego che abbia foto porno-pedofile nel computer e che lo si consideri un assassino spietato solo su questa base!

Perchè lo voglio libero? Perchè una democrazia con un sistema giudiziario che considera la prova un semplice optional non è una democrazia, ecco perchè!

Perchè una democrazia vera deve preferire 10 assassini liberi che un solo innocente in prigione, ma soprattutto perchè una magistratura inquirente incapace di trovare le prove di un assassinio deve andare a zappare la terra e non star lì ad impedire alla polizia di fare bene il suo mestiere.

Qualcuno sa dirmi come possa diventare efficiente un investigatore il cui capo, il magistrato, si accontenta degli indizi per incarcerare e portare in giudizio un cittadino?

E se un assassino è così diabolicamente intelligente da non aver lasciato prove? Ebbene, se è così intelligente, si merita l' impunità, se non altro perchè una persona intelligente che uccide, lo fa per una ragione precisa e circoscritta, cioè non ucciderà una seconda volta, come farebbe uno stupido privo di autocontrollo e discernimento .......

L' ho sparata grossa? Se ci riflettete un po', il mio ragionamento è meno paradossale di quanto appaia, anche perchè si rifà ad una vecchia massima di Cicerone che sostiene: tutti possono sbagliare, ma solo gli sciocchi perseverano (nello stesso errore).

Comunque, tornando al tema iniziale, questa nostra democrazia è drammaticamente patetica, una farsa resa ancora più drammatica dalla complicità di un giornalismo da accatto, perchè è vero che i nostri politici dicono sciocchezze a raffica, ma è anche vero che diventano cose serie soltanto perchè riportate da giornalisti altrettanto sprovveduti e lette con ingordigia da lettori ancora peggiori.

Nel mio furore antidemocratico, quest' oggi voglio abolire anche la libertà di stampa! Pensate un po' come è ridotto il povero paraffo!





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10 commenti:

Anonimo ha detto...

E Camilleri che considera la Gelmini non un essere umano?!

Caro Paraffo, dobbiamo rassegnarci alle stravaganti battute del Cav.che, a mio avviso, lo fa apposta per dimostrare la propria diversità dal teatrino ipocrita della politica.

Le reazioni isteriche e "da puzza sotto il naso" della sinistra fanno parte del comportamento pavloviano che la caratterizza da quando Berlusconi si è affacciato nel campo della politica.

Sono d'accordo con te sulla giustizia e preferisco un assassino libero che un innocente in carcere, anche se preferirei che tutti i delinquenti venissero arrestati e processati, possibilmente in tempi brevi.

Sono contento di rileggerti dopo tanto tempo.

Ciao e buon lavoro.

*paraffo* ha detto...

Avevo soltanto bisogno di sfogarmi, caro Mauro ...

Anche se so, con Einstein, che la stupidità umana è più infinita dell' universo infinito, mi ostino - sbagliando - ad attribuirle dei limiti che, quando mi sembrano superati, mi provocano dei travasi di bile!

Delle opinioni "politiche" di Camilleri, non voglio sapere nulla. A me basta che continui a divertirmi con le avventure di Montalbano. Poi ognuno è libero di macchiare di stupidità la propria intelligenza.

Intollerabili sono soltanto gli stupidi 365/12/24, alla Gasparri o alla Franceschini, solo per citarne un paio a caso :-)

Buon lavoro a te, amico mio. Ciao!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo su quasi tutto, tranne due concetti base che sembrerebbero dati per scontati, non certo da te, ma dalla maggior parte delle persone
a) l'esistenza di una cosìddetta libertà di stampa; per quel che posso giudicare io nel mio piccolo la stampa non è libera per niente, ma sembra guidata ad arte, tutta nel suo complesso per offuscare alcune notizie ed esaltarne altre. La apparente compattezza che mostra deriva dall'efficacia dei meccanismi che operano al suo interno per far tacere voci dissenzienti (quindi anche e soprattutto quelle libere) meccanismi che per la loro stessa efficienza fungono anche da formidabile deterrente.
b) Si continua a dare per scontato il fatto che si sia in regime democratico, sebbene malato. Sono decenni che il nostro amato paese è
sotto regime, regime nascosto (non voglio usare la parola occulto perchè detesto ogni drammatizzazione), di cui la forma democratica rimane una copertura di facciata, copertura che viene lasciata libera fin quando non disturba interessi strategici.
Una manifestazione indiretta di ciò è quanto detto al punto a). Non si spiegherebbe altrimenti il perchè del fatto che tutte le nostre eccellenze, che si sono via via manifestate nei vari campi sotto varie forme ed a vari livelli, siano state sistematicamente soffocate, combattute e mortificate invece che sostenute, alimentate e rese nostri punti di forza.
Gli esempi sono troppi e molteplici per elencarli ed abusare quindi della tua pazienza e dello spazio del tuo blog.
Concludo con l'osservazione che è dimostrato che sistemi sufficientemente complessi ed organizzati hanno una naturale tendenza ad isolare ed eliminare il disordine al loro interno; se ciò non avviene è perchè c'è una azione costante che interferisce.
Buona giornata a te.

*paraffo* ha detto...

Condivido assolutamente la tua analisi, amico mio.

Un abbraccio a te. Ciao!

Anonimo ha detto...

se doveste rivolgervi a un ignorante di queste cose come direste le stesse cose in modo che possa capire...?

*paraffo* ha detto...

L' amico Mauro voleva sottolineare che anche il sistema democratico è un "regime".

A differenza di quello dittatoriale è soltanto molto più complesso e complicato. Una dittatura, infatti, è semplice e lineare: esiste un Capo riconosciuto e indiscusso che rappresenta unitariamente gli interessi (occulti) di chi detiene il potere vero (quello del denaro) ed esiste una sola catena di comando che va dal capo giù giù fino al sindaco-podestà che lo rappresenta nel paesino più sperduto.

La democrazia, invece, ha più di un capo occulto (i vari mega-imprenditori in concorrenza fra loro) ognuno dei quali è rappresentato da un capo politico con la sua specifica catena di comando. Un altro fattore di complicazione è determinato dal fatto che le regole democratiche prevedono il ricambio periodico dei rappresentanti politici dei poteri occulti.

Questa complessità, però - come sostiene giustamente mauro - è solo apparente e non sostanziale perchè anche un sistema complesso, se è ben strutturato, è in grado di controllare e annichilire chi disturba i manovratori , cioè chi vuole contrastare gli interessi dominanti.

Come? Attraverso il controllo dei media che non è ottenuto con la forza (come in dittatura) ma con la cooptazione, cioè facendo in modo che i giornalisti facciano parte integrante del sistema e abbiano un interesse (economico e/o di prestigio personale) a difenderlo, ignorando le voci dei dissidenti e occultando alcuni fatti per esaltarne altri.

In altre parole, i giornalisti democratici non hanno bisogno di ricevere veline dal ministero della propaganda perchè sono loro a comporre le veline che passano a ... sè stessi!

Insomma, caro Niccolò, quello che - a mio parere - rende preferibile, per il cittadino comune, un regime democratico è solo la speranza che, nella lotta fra i poteri forti, qualche briciola di benessere arrivi anche a lui ... oltre alla possibilità di dire quel che vuole, senza la paura di essere arrestato, liberalità, questa, dovuta al fatto che, tanto, nessuno lo sente .....

Il che vuol dire che TUTTI coloro che senti parlare in TV, anche i più "ostili" al sistema, non sono cittadini comuni ma persone cooptate in qualche modo dal sistema stesso e a lui funzionale, se non altro per dare l' illusione che il regime democratico non sia un "regime".

Churchill sosteneva - giustamente - che il sistema democratico fa schifo, ma tutti gli altri ancora di più e allora meglio tenerselo stretto e partecipare di buon grado alle finzioni e alle sceneggiate che l' esercizio della democrazia comporta.

Salvo, ogni tanto, incazzarsi di brutto, come è capitato a me l' altro giorno, tirare quattro moccoli, insultare qualcuno e poi - ottenuto lo sfogo - tornare alla quiete ...... :-)

Ciao, Niccolò. Buona giornata.

Anonimo ha detto...

E questa concezione(probabilmente veritiera) della democrazia, che se non sbaglio avevi già espresso in un altro post quest'estate, come si collega alla vicenda delle parole di Gasparri e Berlusconi e la reazione sui giornali?

*paraffo* ha detto...

La democrazia italiana è sempre stata definita come "bloccata", cioè senza ricambio.

I teatrinanti della politica attribuiscono questo blocco al fatto che l' unico partito di opposizione, il PCI, non potesse andare al governo, perchè comunista, cioè servo e referente di una potenza nemica, l' URSS.

Questo poteva essere vero all' inizio, nell' immediato dopo guerra.

Dopo, una volta consolidatisi i due blocchi, L' URSS non avrebbe potuto nè VOLUTO invadere l' Italia neppure se il PCI avesse vinto le elezioni: la spartizione fra le due super potenze era stata netta e sarebbe stata rispettata da entrambi, pena l' olocausto atomico.

Dunque, il PCI avrebbe potuto benissimo andare al governo nazionale esattamente come era al governo di vaste e ricche regioni e innumerevoli comuni.

Se questo non è successo è stato - a mio parere - soltanto perchè non esistevano, In Italia, due blocchi di potere economico, l' un contro l' altro armato, che si combattessero fra loro per il predominio.

Mattei istituzionalizzò questo stato di cose distribuendo finanziamenti a pioggia indistintamente a TUTTI i partiti nazionali, non solo alla DC ma anche al PCI.

Insomma, dietro i due blocchi "politici" non esistevano due blocchi distinti di potere economico. DC e PCI rappresentavano, entrambi, lo stesso blocco di potere , quello del capitalismo di stato e quello del capitalismo parassitario Italiano che - senza le sovvenzioni dello stato - sarebbe affogato, quello degli Agnelli, Pirelli e compagnia bella.

Le cose hanno cominciato a cambiare solo quando la piccola e media impresa è cresciuta enormemente in quantità e qualità, costituendo un nuovo capitalismo, non sovvenzionato dallo stato ma, al contrario, da questo osteggiato con tasse esorbitanti e rifiuto di costruire infrastrutture adeguate, cioè quando è diventato esso stesso un blocco di potere economico contrapposto a quello preesistente e parassitario.

A questo punto è scattata, finalmente, una contrapposizione reale: da una parte il vetero capitalismo sostenuto da ex-DC ed ex PCI, dall' altra il neo capitalismo sostenuto da Lega e Forza Italia.

Il Capitalismo vecchio, cui fanno capo tutti i giornali storici, ha avuto la meglio fino alle ultime elezioni e continua a detenere porzioni di potere. Quello nuovo sta cominciando a prevalere adesso, ma deve ancora impossessarsi di "quei" giornali.

Riuscirà ad impossessarsene?

Io mi auguro di sì, sempre che Fini e gli altri democristiani di Forza italia non si mettano di traverso.

Ribadisco che il centrodestra ha ormai un solo nemico vero: sè stesso. E non mi riferisco ai politicanti, bensì al gruppo di potere economico che questi rappresentano: i neo capitalisti, quei piccoli e medi imprenditori che ancora putroppo siedono in Confindustria assieme ai vecchi e che continuano ad avere complessi di inferiorità e soggezione verso di loro.

Le cose umane, amico Niccolò, non sono mai razionali: sensi di inferiorità, invidie, piccole ambizioni, abitudini, vista corta, esosità hanno sempre il sopravvento sulla ragione ....

In altre parole: chi prevale e vince spesso ha paura del successo e si auto-evira.

Solo questa attitudine potrà spiegare l' eventuale fallimento del nuovo blocco di potere e il permettere che il vecchio continui a fare danni.

In questi giorni, History Channel, su Ski, sta trasmettendo una serie di documentari intitolati "Scuola di guerra".

Fra le tante nozioni che riguardano la scienza militare, ce n'è una che ci informa come, per vincere una guerra, non basta sconfiggere il nemico sul campo, ma occorre saper sfruttare la vittoria.

Il centro destra, con le ultime elezioni, ha stravinto sul campo ma, a mio avviso, non sta sfruttando adeguatamente la vittoria e il nemico, infatti, sta riprendendo fiato .......

Come? Lasciando l' informazione in mano ai vecchi e schierati tromboni del giornalismo, quelli che hanno fatto fortuna servendo il vecchio blocco di potere economico ....

Quelli così noti e ai quali siamo così abituati da continuare, persino noi di centrodestra, a prenderli sul serio invece che vederli per quello che sono: vecchi tromboni, servi del vecchio potere ....

Questi andrebbero trattati come solo Berlusconi ha il coraggio di fare: con disprezzo assoluto.

Ma i suoi seguaci, Gianni Letta in testa, sono fatti della stessa pasta dei loro avversari e non certo di quella del Cavaliere ....

Per questo, Caro Niccolò, il mio pessimismo è totale: il centro destra non saprà sfruttare la vittoria del 15 Aprile ..... Mi pare che questi primi mesi di governo stiano a dimostrarlo ampiamente.

Una cosa è certa: alle prossime elezioni Europee NON voterò più per il PDL, ma per la Lega.

Non per i meriti di quest' ultima, ma per mandare un segnale al Berlusca: se non si liberà di Letta, di Fini e degli altri democristiani (bianchi e neri) l' Italia rimarrà quella di sempre e la vittoria di Aprile sarà stata vana.

Anonimo ha detto...

Ancora non hai precisato il collegamento ( o sono io che non lo ho colto) tra la tua delusione per questa democrazia e il fatto della frase di berlusconi sui giornali.


E sulla nomina in Commissione di Vigilanza?

*paraffo* ha detto...

Niccolò, mio giovane amico, sei uno scassapalle cosmico!

Lo dico ridendo e con simpatia, beninteso, ma così è ...

Il nesso è costituito dal fatto che le frasi di Gasparri e Berlusconi sono state riprese, ampliate e rese, pertanto, oggetto di dibattito politico, da quei giornalisti legati al vecchio blocco di potere che, in questo modo, continuano ad osteggiare il nuovo.

In un paese serio e con giornalisti seri, le due infelici battute non sarebbero finite sui giornali per il semplice motivo che non erano una notizia e tantomeno una notizia "politica".

Mi chiedi della nomina del presidente della Commissione di Vigilanza.

Chettedevodì, Niccolò? Si è trattato di una vera chicca, per me.

Mi ha dato un filo di speranza che forse mi sbaglio a considerare la maggioranza una nuova dc e mi ha confermato la "inesistenza" delle capacità politica di Vetroni.

Mi chiedo cosa altro debba fare Veltroni perchè la sua parte politica si convinca che questo suo leader la sta portando alla rovina completa ....

Quanto alla maggioranza, prima si convincerà che, in democrazia, ha ragione solo chi vince e che non solo le prassi (come nel caso dell' assegnazione alla minoranza delle commissioni di controllo) ma anche le regole si possono e si DEVONO cambiare, meglio sarà per tutto il paese.

Il mio pessimismo si basa proprio su questo: la maggioranza questa cosa non l' ha ancora capita e continua a ritenere il consociativismo una virtù democratica, quando è vero ESATTAMENTE il contrario!

Il consociativismo è la morte della democrazia ......

Dunque, se il suicida Veltroni farà dimettere il neo presidente della commissione, la maggioranza ha il dovere di rompere la prassi e di eleggere un SUO candidato.

Oltetutto, tutti sembrano aver dimenticato che, appena due anni fa, il centro sinistra, sulla base di una vittoria tanto risicata da risultare dubbia, è stata così consociativa e rispettosa della minoranza da prendersi tutte e tre le massime cariche dello stato: Presidente della Repubblica, Presidente del Senato e Presidente della Camera! Altro che Commissione della Vigilanza Rai!!!!

Qui siamo alla follia, amico mio! Alla perdita di qualsiasi elementare buon senso.

Ma siccome è sbagliato tacciare di stupidità e di follia i comportamenti che non ci aggradano, ti dirò che se il popolo italiano si beve tutte queste cazzate, si merita i politici che ha, di destra o di sinistra che essi siano.